LaPresse22-11-2011 Cairo, EgittoEsteriAncora violenza in Piazza TahrirNella foto: i violenti scontri di piazza

Cos’è la primavera araba

 La Primavera araba è un termine coniato dai giornalisti per indicare una serie moti di rivoluzione che ebbero inizio nel dicembre del 2011

I moti di rivoluzione sono iniziati inizialmente in Tunisia, per poi diffondersi anche in paesi come Egitto, Libia, Bahrein, Yemen, Marocco, Algeria, Giordania e Siria.

Perché viene chiamata così

La primavera araba, viene chiamata così principalmente per 3 motivi importanti. Il primo riguarda la voglia di libertà e rinnovo che le popolazioni del Nord Africa ha dimostrato di avere.

Il secondo motivo è dovuto al fatto che le proteste vengono portante avanti da molti giovani; mentre il terzo motivo riguarda proprio il periodo in cui si sono scatenati questi moti di rivoluzione: tra febbraio ed aprile 2011 a cavallo, cioè della primavera

Com’è iniziata la primavera araba

La rivolta ebbe inizio il 17 dicembre del 2010 quando Mohammed Bouazizi, un venditore ambulante si diede fuoco  per protestare contro il sequestro da parte della polizia della sua merce.

Quel gesto innescò una serie di rivolte popolari e giovanili  che partendo dalla richiesta dei tunisini delle dimissioni del rais Ben Ali, si estendono a Egitto, Libia, Bahrein, Yemen, Marocco, Algeria, Giordania e Siria.

Nel 2011, i tunisini ottennero ciò che volevano: Ben Ali fu costretto alle dimissioni. Ma la Tunisia non fu l’unico paese in cui il capo di stato fu costretto a dimettersi, a fuggire e in alcuni casi fu portato anche alla morte. 

La stessa sorte toccò al capo di stato d’Egitto Hosni Mubarak e a quello della Libia Mu’ammar Gheddafi, che, dopo una lunga fuga da Tripoli a Sirte, fu catturato e ucciso dai ribelli il 20 ottobre 2011.

Anche in Yemen i moti rivoluzionari costrinsero Ali Abdullah Saleh ad abbandonare la sua carica. 

Qual’è la causa delle rivolte

A far nascere le rivolte, è stata la delusione dei giovani musulmani e cristiani, che per la mancanza di lavoro e di libertà chiedevano cambiamento e giustizia. 

in Egitto come in Marocco e altrove il 40% della popolazione è analfabeta, c’è gente che vive per anni con un dollaro al giorno, che non riesce a mangiare

La crescita del prezzo dei generi alimentari poi ha aggravato notevolmente la fame già di per se preesistente. 

 

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