Ormai è tempo di pensare al tradizionale pranzo di Natale ma anche per quest’anno, con la crisi ancora in corso, molti opteranno per un pranzo in casa piuttosto che per un pranzo al ristorante. Nove italiani su dieci, infatti, resteranno a casa, mentre l’11% (5,6 milioni, 512 mila unità in meno rispetto a Natale 2015) si recherà al ristorante o in un altro locale pubblico sia esso in Italia o all’estero. Questi dati sono stati comunicati in seguito a un’indagine della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) in collaborazione con Format Research ed è stata resa nota in occasione della presentazione al Ministero dei beni culturali e Turismo dei corsi formazione enogastronomica per le guide turistiche organizzati da Fipe e Confguide.

Dai dati evidenziati emerge che l’87,7% degli italiani trascorrerà il pranzo di Natale in casa con amici e parenti, mentre l’anno scros si era registrato un 84,5%. Il 9,2% si recherà in un ristorante o altro locale pubblico in Italia, rispetto al 10% del 2015, mentre l’1,8% trascorrerà il pranzo di Natale in un ristorante all’estero, leggermente in calo rispetto al 2% dello scorso anno.

Il direttore dell’Ufficio Studi Fipe Luciano Sbraga ha dichiarato che: “il clima di incertezza economica ancora pesa e anche i pranzi e cene organizzati nei ristoranti delle aziende per scambiarsi gli auguri risultano in calo”. Per il pranzo di Natale i ristoranti proporranno un menù ‘tutto compreso’ al prezzo medio di 51 euro, il leggero aumento rispetto ai dati registrati nel 2015. 

Per i ristoranti basterà attendere Capodanno: dai dati dell’indagine Fipe-Format il 14,7% degli italiani, circa 7,5 milioni di persone, consumerà il cenone in un locale pubblico o all’estero. L’85% degli italiani opterà comunque per un cenone in casa anche per la sera di Capodanno, registrando una crescita dell’1,6% rispetto allo scorso anno. Nonostante ciò i ristoratori sono alquanto fiduciosi: otto su dieci considerano di registrare il pienone proprio a Capodanno.

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