L’ingegneria genetica vuole controllare anche l’evoluzione umana, questo è quello che emerge da recenti studi. La domanda che noi tutti ci poniamo sempre più spesso è “Cosa saremo tra 100 anni? Cosa diventeremo?”, ma attualmente nessuno ha una risposta certa, anche perché le nostre sorti non saranno decise solo dalla selezione naturale e dall’evoluzione biologica.

L’evoluzione biologica è un processo molto lento, e richiede molto tempo prima di mettere in atto cambiamenti degni di nota. Per questo proprio la scienza ci potrebbe essere d’aiuto, ed invece di subire passivamente il nostro destino potremo finalmente esserne gli autori, almeno per quanto riguarda la nostra evoluzione. Su queste basi, il teorico dell’evoluzione Oliver Curry della London School of Economics prevede che nel giro di 100.000 anni la nostra specie di dividerà in due sottoinsiemi costituiti da belli e brutti. In sintesi due grandi gruppi, uno composto da alti, slanciati, sani e intelligenti e l’altra di individui poco brillanti, brutti e sgraziati. Si formeranno insomma secondo questa predizione una classe geneticamente superiore e una inferiore.

La nostra specie, secondo questi studi, sarà sopraffatta a causa della sua dipendenza sempre più marcata dalla tecnologia. Ci sarà anche una contrazione demografica e gli individui diverranno sempre più esigenti nella scelta del partner. Tutto questo potrebbe infine portare a una bipartizione della specie secondo lo schema appena riportato. Ci sarà meno empatia e molta meno capacità di venire incontro alle esigenze degli altri. In sostanza i belli andranno con i belli, ed i brutti con i brutti; in questo modo avverrà la bipartizione definitiva della società.

Articolo precedenteMaria Elena Boschi: “Sogno un compagno e 3 figli”
Articolo successivoModa primavera 2014: il nudo è chic !

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.