Con la presenza del Coronavirus e la quarantena obbligatoria, cambia il modo di vivere degli Italiani e cambia, dunque ,anche il modo di fare la spesa.

Non potendo uscire di casa, si tende a riempire i carrelli di scatolame, farina e prodotti a lunga conservazione. Questo è quanto ci fa sapere la Coldiretti che ha fotografato come, appunto, è cambiato il carrello medio in questo periodo , sostenendo che gli alimenti a lunga conservazione superano persino gel disinfettante, alcol o prodotti per la pulizia.

Pasta, pizza e dolci fatti in casa

Sempre più famiglie scelgono di preparare la pasta e derivati con le proprie mani. I motivi vanno dal risparmio economico alla credenza che , in tempi di calamità, è opportuno “sapere ciò che si mangia”.

Si , dunque al consumo di farina e uova che supera quello di carne e di pesce. L‘aumento di scatolame è significativo : +60% la carne in scatola, +55% i legumi in scatola.

Sono quasi del tutto scomparsi i cibi da aperitivo come spriz e succhi di frutta accompagnati da stuzzichini. Il motivo è presto detto: non sono cibi essenziali e necessari.

I dati sembrano presentare un netto cambiamento nelle abitudini alimentari degli Italiani , quasi un ritorno agli aspetti culinari tipici degli anni ’60 . Secondo il sociologo Domenico De Masi all’AGI, “Questa che attraversiamo è una situazione di cui non si percepisce la fine, e ciò induce alla prudenza. Sono forti i timori di non tornare facilmente alla normalità e quindi ecco che si fa la scorta di prodotti”.

Boom spesa online

Anche chi non è avvezzo ad internet , ha dimostrato di fare la spesa online. Molto spesso lo si fa per necessità soprattutto da parte di chi abita lontano dalle catene alimentari . Gli E-commerce più utilizzati sono stati sin da subito : Esselunga (solo al Nord), Todis Spesa a casa e Conad.

La Coop segnala invece che nella sola Lombardia la crescita (settimana su settimana anno precedente) è di un +90% con una media di 900 spese giornaliere consegnate. 

Gli Italiani non rinunciano però al cibo da rosticceria ed utilizzano i servizi a domicilio dei ristorani/pizzerie che si trovano vicino casa.

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