Addio definitivo al test di ammissione alle facoltà di Medicina. Dal numero chiuso entro luglio si passerà ad un altro sistema: il modello è quello francese, con il primo anno aperto a tutti seguito da una selezione basata sul merito. Per fare quest’annuncio il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini ha scelto Facebook. “E’ un cambiamento importante e necessario”, ha detto rispondendo alle domande degli studenti nel corso di un question time sul web, organizzato dal suo partito Scelta Civica. Una notizia che lì per lì si è quasi persa fra le decine di post pubblicati sul Social Network.

Sparisce quindi quella grande corsa per accedere alle graduatorie e per seguire il primo anno di corso, che lasciava fuori migliaia di aspiranti camici bianchi. Ad aprile si erano presentati in 60.000 per contendersi 10.551 posti. Le associazioni degli studenti, che da tempo chiedevano una riforma, hanno accolto la notizia con entusiasmo, ma tengono a ricordare di non volere “spot elettorali” in vista delle europee. Tengono anche a puntualizzare che la riforma va fatta “insieme” a loro. “Per noi è una vittoria indiscussa – ha commentato Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli universitari – . Le nostre battaglie e i nostri ricorsi negli anni hanno dimostrato la necessità di rivedere un sistema al collasso e questa ne è la prova”.

“Per anni migliaia di studentesse e studenti si sono visti privare dei propri sogni – ha detto Alberto Irone, portavoce Rete Studenti Medi – . Rivedere il sistema è un passo importante che non può prescindere da noi studenti, o qualsiasi modifica o ipotesi di modifica sarà uno dei tanti spot elettorali che non andrà a migliorare veramente il sistema”. Per questo le associazioni di studenti chiedono al ministro di aprire “un tavolo di confronto con gli studenti per rivedere l’attuale sistema d’accesso, un tavolo ad oggi non ancora istituito”. 

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