Gli stick dell’ovulazione possono rivelarsi dei validi alleati delle coppie in cerca di un figlio; permettono infatti di prevedere in anticipo l’ovulazione e avere quindi rapporti nei giorni più fertili. In commercio esistono vari tipi di test dell’ovulazione: vediamo come e quando utilizzarli.

Come funzionano e come usarli

I test di ovulazione rivelano i cambiamenti ormonali nelle urine, soprattutto la concentrazione di LH, l’ormone luteizzante che aumenta notevolmente 24-48 ore prima dell’ovulazione. Lo stick segnala quando la concentrazione di LH è arrivato a determinati livelli: è il momento giusto per concepire.

Dal momento del risultato positivo del test si hanno 36-48 ore utili per avere rapporti.

È però importante precisare che un test positivo non indica con assoluta certezza che l’ovulazione ci sarà, perché è possibile avere cicli anovulatori, soprattutto se non si è più giovanissime. Per avere la certezza che i cicli siano ovulatori è necessario fare esami specifici, come i dosaggi ormonali.

Vediamo ora le modalità di utilizzo e interpretazione degli stick.

Esistono due confezioni, una da 8 e una da 24. Possono essere usati con o senza computerino. Inserendo i dati sul proprio ciclo mestruale, il dispositivo è in grado di calcolare i giorni verdi, cioè quelli in cui non si è fertili, i giorni rossi, in cui sono maggiori le probabilità di restare incinte, i giorni arancioni, in cui è necessario effettuare il test delle urine per sapere se si è in un giorno verde o rosso.

Inoltre, quando l’ormone LH raggiunge il picco, oltre al colore rosso appare anche il simbolo di un ovocita: quello è il giorno di massima fertilità. Il test delle urine è di facile eseguimento: si mette lo stick sotto il getto dell’urina (o lo si immerge in un contenitore pulito), si inserisce il cappuccio protettivo e poi lo si collega al computer. Dopo poco si avrà la risposta.

Gli stick Persona possono però essere utilizzati anche senza l’aiuto tecnologico, ma è necessario imparare a interpretare il risultato. Sono molte le donne che optano per questo metodo di utilizzo. Ci sono due linee: quella a destra legge l’intensità di LH, l’altra a sinistra l’estradiolo. Le due linee funzionano in maniera inversa: maggiore è la quantità di LH nelle urine più visibile sarà la linea, mentre la linea di sinistra diminuisce di intensità all’aumentare dell’estradiolo.

In pratica, se si è lontane dall’ovulazione, la linea di sinistra sarà molto evidente e quella destra assente o molto debole; più ci si avvicina all’ovulazione, più la sinistra diventa debole e più marcata quella destra. Quando la linea destra risulta molto evidente e l’altra praticamente assente, vuol dire che l’ovulazione è ormai imminente. È in questa fase che bisogna concentrare i rapporti. Da questo momento possono passare dalle 16 alle 36 ore prima che avvenga l’ovulazione.

Stick canadesi

Tante donne utilizzano questi stick perché economici e di facile reperibilità in internet.

Gli stick canadesi non rivelano l’estradiolo ma solo l’ormone LH. Impugnando lo stick sul lato della plastica verde, la prima banda sulla destra è quella di controllo, l’altra è quella che rivela l’ormone. Si immerge lo stick nel campione di urina seguendo la direzione delle frecce, si aspetta circa 5 secondi e poi lo si appoggia su una superficie pulita, asciutta e non assorbente. Il risultato va letto entro 5 minuti: il test è positivo se compare la seconda linea (quella dell’ormone LH), negativo se invece c’è solo quella di controllo o se la linea di LH è meno intensa di quella di controllo.

Il momento giusto varia a seconda della durata del ciclo mestruale. Per evitare di sprecarli iniziando a usarli troppo presto, basta basarsi su questi calcoli: con un ciclo di 21 giorni, primo giorno di stick giorno 5; 22 giorni – giorno 6; 23 giorni – giorno 7; 24 giorni – giorno 8; 25 giorni – giorno 9; 26 giorni giorno 10; 27 giorni – giorno 11; 28 giorni – giorno 12; 29 giorni – giorno 13; 30 giorni – giorno 14; 31 giorni – giorno 15; 32 giorni – giorno 16; 33 giorni – giorno 17; 34 giorni – giorno 18; 35 giorni – giorno 19; 36 giorni – giorno 20; 37 giorni – giorno 21; 38 giorni – giorno 22; 39 giorni – giorno 23. Questi calcoli possono essere inaffidabili se il ciclo mestruale dura più di 35 giorni o meno di 21, se è molto irregolare o se il responso dello stick viene letto dopo qualche ora: il risultato va letto subito, perché col passare del tempo la colorazione delle linee è soggetta a modifiche.

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