I pistacchi , come è noto, rientrano nella categoria frutta secca. Sono salati e buonissimi da mangiare anche se altrettanto calorici. Quando si parla di pistacchi, però, si parla anche di salute: se ne mangiamo l’equivalente di una tazzina al giorno terremo lontane i problemi cardiaci perchè essi abbassano il colesterolo LDL (cattivo) e prevengono i tumori. A sostegno di ciò ci sono state diverse ricerche scientifiche , in particolare quella di alcuni ricercatori della Pennsylvania State University che appunto hanno scoperto che questi frutti sono particolarmente ricchi di antiossidanti e proteggono le cellule dai radicali liberi . Il livello di luteina (un potente antiossidante alimentare), beta-carotene e gamma-tocoferolo è particolarmente elevato in questo tipo di frutta secca.
Il processo che avviene è il seguente: Il beta-carotene si trasforma in vitamina A e svolge un’azione preventiva nei confronti delle neoplasie, mentre il gamma-tocoferolo (vitamina E), tiene lontane le malattie del cuore. La luteina poi è importante per la vista e per la pelle.
In questo modo si evita che nel sangue aumenti il colesterolo cattivo che causa infiammazione.
Olio di Pistacchio e sistema immunitario
Una curiosità molto interessante è quella che riguarda olio di pistacchio che viene assunto per via orale. Si è dimostrato che esso stimola e rinforza le cellule del sistema immunitario, accelerando quindi la guarigione delle infezioni. E’ vero che è un cibo calorico ma è anche vero che se mangiassimo una manciata di questi semi oleosi a merenda, a metà mattino o il pomeriggio tutti i giorni risulta il nostro organismo sarebbe nutrito e ricco di fibre e antiossidanti. Non pensate che essendo calorico , come cibo vada demonizzato: basterà passeggiare 20 minuti al giorno per eliminare le giuste calorie.
Proprietà del pistacchio e origini
I pistacchi sono prevalentemente costituiti da grassi mono e polinsaturi, vale a dire grassi “buoni”.
Nei pistacchi ,rispetto agli altri semi oleosi, sono presenti sostanze antiossidanti in maniera maggiore: luteina, beta-carotene e tocoferoli.
Sono presenti sali minerali quali fosforo , calcio, potassio e ferro e son presenti le vitamine E, B1 e B6. Rientrano nella categoria della frutta secca come le noci, mandorle, pinoli e nocciole.
Per quanto riguarda le origini, non tutti sanno che furono gli Arabi, strappando la Sicilia ai Bizantini, a promuovere e a diffondere la coltura del Pistacchio in Sicilia . Anche la stessa etimologia ci ha comprendere ciò perchè il termine dialettale siciliano Frastuca (il frutto) e Frastucara (la pianta) derivano, infatti, dai termini arabi “fristach”, “frastuch” e “festuch”, derivati a loro volta dalla voce persiana “fistich”.
In Sicilia il pistacchio prese piede nella seconda metà dell’Ottocento (nelle province di Caltanissetta, Agrigento e Catania).In quest’ultima, ai piedi del vulcano Etna, nel territorio di Bronte, conobbe la massima espansione.