Pensioni Italia 2014

Secondo le ultime stile diffuse dall’Istat le pensioni del 2014 sono state più ricche di quelle del 2013, vedendo un aumento di 400 euro, ma ciò non riguarda il mondo rosa. Le donne, infatti, ricevono mediamente importi di circa 6 mila euro in meno rispetto a quelli maschili.

Se l’importo medio annuo per gli uomini, sempre in termini lordi, è di 20 mila 135 euro, quello delle nonne italiane si ferma a 14 mila 283 euro. D’altra parte, si legge nel rapporto dell’Istat, “le pensionate che ricevono integrazioni al minimo sono 2,9 milioni, l’81,4% del totale, un numero di oltre quattro volte superiore a quello degli uomini (673 mila).”

Altri elementi da rilevare nel rapporto Istat riguardano i laureati e i pensionati che vivono soli. I primi, in virtù del loro titolo di studio, possono contare su un importo superiore rispetto a chi non possiede alcun titolo di studio o con al più la licenza elementare: 2.490 euro mensili contro 1.130.

I secondi, invece, se la passano decisamente peggio, in quanto si trovano in una condizione di elevato rischio di povertà. Situazione che si aggrava ulteriormente se il pensionato deve supportare economicamente anche altri adulti che non percepiscono reddito da lavoro.

Il numero dei pensionati in Italia, sottolinea l’Istat, è in continua diminuzione, calo che riguarda sopratutto i pensionati di vecchiaia, circa 102 mila in meno in un anno, tra il 2013 e il 2014. A cui fa seguito la diminuzione dei pensionati per invalidità (74 mila in meno) e quella, più contenuta, delle pensioni indennitarie. Sono invece in aumento i pensionati sociali (+18 mila circa) e quelli d’invalidità civile (+22 mila).

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