Tra i diversi tipi di nuoto troviamo il nuoto master; è uno sport che viene praticato quando si superano i 24 anni di età.

È riservato a tutte quelle persone che intendono praticare una versione di questo sport che si differenzi dalla concezione classica.

Si avvicina alla versione agonistica dello sport in questione; inoltre si è parte di una squadra.

C’è la presenza di un allenatore e un’organizzazione che gestisce gli allenamenti che seguono un calendario preciso.

È prevista una stagione che include delle competizioni su scala nazionale, con degli incontri e delle competizioni a livello regionale.

La partecipazione alle gare di nuoto master è riservata agli affiliati FIN, che sta per Federazione Italiana Nuoto.

Per entrare nella Federazione è necessario presentare un certificato medico di idoneità agonistica.

La tipologia di gare è anche internazionale, come ad esempio i campionati europei e mondiali.

Questi sono gestiti dalla FINA e dalla LEN, le federazioni di nuoto mondiali ed europee; per quanto riguarda l’Italia, la stagione inizia in autunno.

Si protrae fino all’estate, alternando gare in vasca e in acque libere; tutti gli atleti di nuoto master vengono divisi per categorie di età.

Le età vengono suddivise di 5 anni in 5 anni; Master 25 è la prima, dai 25 ai 29 anni; Master 30, dai 30 ai 34 anni.

Master 35 dai 35 ai 39 anni e a seguire; tutto segue il regolamento previsto dal nuoto agonistico.

tramite il nuoto master ci si può divertire, affrontando anche la competizione delle gare; si possono fare nuove amicizie e mantenersi in forma.

Il nuoto infatti è uno degli sport migliori, perchè fa lavorare tutto il corpo e aiuta la resistenza, la velocità e la capacità aerobica.

Fa bene ai muscoli, al cuore e all’apparato scheletrico.

Nelle squadre di nuoto master di solito ci sono nuotatori che hanno praticato il nuoto agonistico.

In alcuni casi sono previsti anche la pallanuoto i tuffi e il nuoto sincronizzato.

Nuoto sincronizzato

Il nuoto sincronizzato rappresenta uno sport a sé, non puo essere paragonato alla danza, al nuoto stesso o alla ginnastica artistica.

Viene anche definito come balletto acquatico; questo perchè ci sono alcune caratteristiche che riportano ai passi di danza e che si devono necessariamente imparare.

Si tratta di determinati esercizi tecnici insieme ad altri esercizi liberi; la parte tecnica è molto importante e variegata.

Ci sono molte regole relative alla durata, al numero delle atlete, al trucco e anche dei divieti, come quello di toccare il fondo o il bordo della vasca.

Un’altra particolarità di questa disciplina è che le atlete sono tenute a sorridere durante l’esercizio, perchè vengono giudicate anche per questo aspetto.

Ci sono anche qualità tecniche, sincronia con la musica, altezza raggiunta nelle figure e cifra artistica.

Nel nuoto sincronizzato ci sono diverse tipologie di gara; singolo, duo, trio, di squadra e combinato.

Dopo l’esercizio tecnico, nel corso dell’esercizio libero si può personalizzare la propria esibizione.

I due esercizi valgono ciascuno per il 50% della valutazione finale; ci sono degli esercizi obbligatori, che sono delle figure che hanno un nome preciso.

Ci sono le regole che riguardano anche il coefficiente di difficoltà.

Nuoto pinnato

Il Nuoto Pinnato è nato per promuovere l’utilizzo delle pinne e l’attività della pesca subacquea.

Si è sviluppato negli anni 80, quando si sono organizzati i primi programmi di formazione per gli operatori del settore.

Si è poi passati alla produzione di testi tecnici e alla gestione dei regolamenti agonistici; ci sono stati degli aggiornamenti tecnici e scientifici nel corso degli anni.

Questa disciplina oggi è molto diffusa in Italia e ha ottenuto anche importanti risultati nelle competizioni.

Le attività di promozione per i giovani, sono sempre attive e permettono a questo sport di stare sempre al passo con i tempi.

Ci sono i campionati di nuoto pinnato che si svolgono insieme ad altre manifestazioni del settore.

Nuoto uno stile di vita

Per molte persone che si sono avvicinate a questo sport, è diventato un vero e proprio stile di vita.

Si tratta di uno degli sport più completi in circolazione perchè vengono coinvolti tutti i muscoli.

L’acqua rappresenta un ambiente di allenamento molto importante per chi intende anche prevenire possibili problemi muscolari.

L’acqua sorregge gran parte del peso del corpo e quindi ci permette di assumere la giusta postura durante la pratica di questo sport.

Questa particolarità consente anche a chi non è troppo allenato di fare esperienza e pratica in ogni momento.

Non si rischiano degli infortuni che normalmente possono essere frequenti nella pratica di altri sport.

Per riuscire a trarre tutti i benefici necessari da questo tipo di attività l’ideale sarebbe praticarla almeno due volta a settimana, meglio tre.

Si inizia in modo graduale, per poi aumentare poco a poco, fino a quando non si è un grado di fare almeno un’ora di nuoto.

Il nuoto come stile di vita è consigliato da tutti i medici e riconosciuto dalla comunità scientifica come uno degli sport più salutari in circolazione.

Prima di iniziare la sessione di nuoto si consiglia di essere ben idratati e anche di fare un pasto leggero.

Privilegiate la carne e la verdura ed evitate cibi fritti o di altro genere troppo elaborato; come ultimo accorgimento fate una visita medica che vi dia la sicurezza di non avere problemi di salute.

Nuoto stili

Il primo stile e anche il più conosciuto è sicuramente lo stile libero, che è inoltre il più facile da praticare.

Con questo stile, si tonificano i glutei e l’addome e si rinforzano spalle e pettorali; con lo stile libero si sviluppa una muscolatura magra e regolare.

Il dorso è lo stile più indicato per chi soffre di mal di schiena; rinforza le spalle e le gambe ed è un ottimo metodo per tonificare i muscoli della schiena.

Le bracciate si alternano durante la pratica del dorso e i piedi sono completamente distesi; la respirazione richiede una cura particolare.

La rana è uno stile più impegnativo, ma ci si diverte di più; si tonificano le cosce e i glutei, rinforzando la parte interna.

Per chi inizia a praticare il nuoto è lo stile più indicato in quanto risulta uno dei più semplici da eseguire.

Il delfino è lo stile più faticoso; se iniziate questo sport rimandate il delfino a quando avrete fatto della pratica.

Interessa tutto il corpo e fa bene a braccia, gambe e petto, oltre che all’addome; questo perchè si pratica un movimento ondulatorio continuativo.

Nuoto bambini

Il nuoto porta molti benefici anche ai bambini; rinforza i muscoli e aiuta la salute delle ossa, oltre a prevenire la scogliosi.

Questo sport migliora anche le capacità cognitive e la concentrazione, migliorando anche l’umore dei bambini.

Anche i bambini a partire dai 5 anni possono fare nuoto, anzi viene consigliato da tutti i medici di famiglia.

Ci sono alcuni metodi per avvicinare i bambini al nuoto; importante fare dei passaggi graduali, senza gettarli in acqua, come molti credono.

Si inizia con un primo approccio con l’acqua, soprattutto quando parliamo di mare; si inizia giocando con la palla a riva per poi continuare facendo qualche bracciata.

Non bisogna avere fretta con i bambini; inizialmente è sufficiente che muova le braccia e le gambe contemporaneamente.

Anche la respirazione va curata; bisogna insegnarla in modo graduale facendo respirare il bambino come se dovesse soffiare su delle candeline.

Inizialmente tenetelo per i fianchi, per consentire una percezione di sicurezza e per insegnare i movimenti delle braccia.

Successivamente si può lasciare la presa, rimanendo sempre accanto per essere pronti in caso di difficoltà.

L’utilizzo della tavoletta può essere utile nelle fasi iniziali, per consentire al bambino un approccio più immediato e sicuro con l’acqua.

Nuoto muscoli

Tra i muscoli che vengono maggiormente coinvolti nella pratica del nuoto ci sono le braccia.

Le braccia fanno da raccordo tra i muscoli che imprimono la forza e danno la spinta per utilizzare la parte inferiore del corpo.

Il fattore più importante è la coordinazione all’interno dell’acqua dove unire i movimenti delle braccia insieme a quelli delle gambe in maniera armoniosa.

Il baricentro è un’altra zona che viene coinvolta nel nuoto, come punto forte; sono i muscoli della zona addominale.

Gli addominali coordinano i movimenti delle braccia e delle gambe e assecondano i movimenti di scivolamento nell’acqua.

Gestiscono i movimenti ondulatori del torso che sono coinvolti dello stile rana e nello slancio di gambe del delfino.

I muscoli delle gambe sono molto importanti per il nuotatore di qualsiasi livello; rappresentano uno dei punti più significativi per realizare una nuotata efficace.

Sono la chiave per una buona partenza e anche per gestire le virate; permettono di curare lo stile e il bilanciamento del corpo.

Tra gli altri muscoli coinvolti ci sono:

Il grande dorsale, gran pettorale, grande rotondo, tricipite: tramite questi muscoli si da trazione nel corso della nuotata.

C’è anche il muscolo grande rotondo e subscapolare: questi muscoli fanno parte di ogni stile del nuoto.

Il flessore del carpo, ulnare e palmare gestiscono la presa durante la fase di spinta della bracciata.

Il tricipite, che è l’estensore del gomito è un muscolo molto importante nel nuoto, per lo stile libero, il dorso e la farfalla, perchè conferisce potenza alla bracciata nella fase ultima di spinta

Troviamo poi il quadricipite femorale, gastrocnemio e gluteo: questi muscoli sono fondamentali per il lavoro di gambe.

Successivamente, dopo qualche settimana inizierete a sentire i benefici della pratica di questo sport.

A partire dai muscoli della schiena, che sorreggono le gambe e permettono la torsione del busto.

In base al vostro grado di allenamento potete pian piano aumentare il numero di vasche che fate.

La partenza nel nuoto è difficile, soprattutto per chi non è abituato a certi tipi di movimenti.

Questa fase però si può superare facilmente, attraverso la pratica; noterete col passare del tempo una risposta sempre maggiore a livello muscolare.

nuoto neonatale

Il neonato può prendere confidenza naturale con l’acqua e infatti spesso questa attività viene fatta praticare anche nei primi mesi di vita.

Ci sono molti aspetti positivi nel nuoto neonatale; non solo sul neonato ma anche per il genitore.

Molti pediatri consigliano la pratica del nuoto durante i primi mesi di vita, questo perchè il neonato è in grado di stare in acqua anche pochi giorni dopo il parto.

Anche se in molti casi è consigliabile aspettare almeno 3 mesi prima di iniziare con il nuoto neonatale.

Successivamente i bambini molti piccoli hanno la capacità di sviluppare i sensi e scoprire nuovi suoni.

Inoltre interagiscono con gli adulti e gli altri bambini, facendo delle pratiche motorie che sono di utilità riconosciuta anche per i movimenti della vita quotidiana.

Se si segue la guida dell’istruttore, si curano i movimenti che tendono a far divertire il bambino.

Mentre si diverte impara lo stile del nuoto che mano a mano viene introdotto dall’istruttore.

Acquista più fiducia in se stesso è prende confidenza con l’acqua; in questo modo quando crescerà sarà in grado di non avere paura di questo elemento.

Alcuni bambini sono più portati per il nuoto e quindi bisogna valutare attentamente la loro condizione.

In una prima fase di valutazione è importante rivolgersi al pediatra per gestire la situazione e individuare quale sia il modo migliore per iniziare.

Ovviamente ogni bambino è diverso dall’altro e alcuni possono iniziare già dai primi mesi ad andare in piscina.

Altri invece hanno bisogno di più tempo per prendere confidenza con l’acqua e con la pratica del nuoto.

Bisogna anche considerare i metodi di sanificazione dell’acqua nei centri sportivi, così come la percentuale di cloro che potrebbe provocare dei problemi.

Alcuni centri sportivi utilizzano l’acqua salata e il bromo, che sono due sostanze utilizzate da diverse piscine.

Una volta valutati questi elementi si può iniziare a considerare l’ipotesi di iscrivere il proprio bambino a un corso a lui dedicato.

Ci sono molte possibilità e offerte che vengono proposte dai diversi centri sportivi e ormai c’è l’imbarazzo della scelta.

Ci sono diversi corsi disponibili e anche per quanto riguarda gli orari, si possono adattare a ogni tipo di esigenza.

Per i bambini è consigliabile iniziare il nuoto nella stagione primaverile, anche per scongiurare il raffreddore dell’inverno.

Dovuto anche allo sbalzo di temperatura che troviamo tra l’ambiente interno della piscina e l’area esterna.

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