Intervista a Georgia Viero
Di Laura Gorini

Solare, bella, bellissima e alla mano. Lei, la conduttrice sportiva Georgia Viero, ricordata dai più come la valletta più longeva di Aldo Biscardi all’ interno del suo mitico Processo, è ora al timone del programma sportivo Sport Reality, dedicato in primis al calcio, trasmesso su Canale 21 che si trova sul canale 10 del Digitale Terrestre.
 

Che donna è Georgia Viero?
Georgia Viero è una donna che sta evolvendo e che pensa che il percorso di crescita nella vita non abbia mai fine. Quindi è una donna che non si sente arrivata e che si sente ancora alla ricerca. E poi è una che si sente ancora curiosa e che vuole scoprire tutti i lati di se stessa. Questo è un percorso a volte facile, a volte un po’ meno. So attualmente di essere una donna buona, leale, ma anche estremamente testarda e di possedere debolezze che tendo a mascherare. E poi sono cosciente del fatto che cambio tante volte: in sostanza mi sento un po’ come un camaleonte, ovvero mi sono adattare alle situazioni, le cambio e le assorbo, prendendo il buono che c’è e rigettando il cattivo.

In tv possiedi un look fresco e nel contempo curato… Lo adotti anche nella vita di tutti i giorni?

E’ vero ho uno stile fresco e curato nel lavoro, e quello che cerco di trasmettere è l’immagine di me che mi rispecchia, però devo confessare che -magari- quando sono diciamo fuori da un obiettivo fotografico, televisivo, cinematografico, sono un po’meno curata, nel senso che sì mi curo sempre per e nelle piccole cose, però sono più rilassata nel look, Magari mi piace andare in giro con le tute, non senza trucco ma certamente più leggero rispetto a quello che uso in tv, quindi in tale frangente preferisco diciamo la comodità rispetto all’ eleganza che invece predilgo sul lavoro.
Pensa che io esco di casa tutte le mattine intorno alle 7.30 e porto il cane a fare la passeggiata. E come? Esco in tuta, con gli occhialini e i capelli raccolti.

Sii sincera: quanto ti ha aiutato la tua bellezza per lavorare nel mondo dello spettacolo?
Sarei ipocrita se dicessi che l’aspetto gradevole non aiuta! In realtà sì aiuta ma fino a un certo punto. Mi spiego meglio: io ho iniziato a lavorare nella moda poi piano, piano una cosa tira l’altra, e sono approdata ai fotoromanzi: in questo caso la recitazione è muta quindi l’ aspetto mi ha aiutata ancora, sebbene sia entrata in gioco anche l’ espressività. Poi quando sono arrivati i primi impegni attoriali veri e propri e le conduzioni esso non bastava più. E ciò- in generale- non basta se si vuole evolvere. Insomma, per essere ancora più chiari: la bellezza è un ottimo biglietto da visita ma se poi con il passare del tempo non è arricchita da altro non basta per farcela nel mondo dello spettacolo, soprattutto se si vuole fare seriamente televisione, cinema e teatro. Ma anche nella moda- in realtà- spesso non basta perchè avere una propria personalità e tanto sale in zucca è sempre d’ uopo!

Georgia, ma com’è oggi il tuo percorso lavorativo?

Il mio percorso lavorativo odierno è frutto di tanto sacrificio! Per me non è stato facile, poi in un momento storico in cui ci sono i vari Waynestein italiani e americani lo è ancora di più. E poi devo ammettere che anch’io ho vissuto delle avance fastidiose. Guarda non mi piace neanche definirle molestie bensì delle avances fastidiose come le ho definite poco fa. Tuttavia la mia intelligenza le ha respinte: sicuramente e probabilmente se non avessi respinto determinate avances di determinate persone -magari- avrei avuto qualche chances in più, però io sono contenta di essere quella che sono e di aver fatto il mio percorso difficil, perché diciamo che ottenere un posto lavorativo in una radio e una televisione, tra l’altro di prestigio, non è facile e quindi niente amo darlo per scontato. Io ogni giorno mi metto alla prova, inoltre so bene che non c’è nulla di certo nella vita, e quindi posso dire che questa incertezza mi aiuta anche a stare con i piedi per terra . Ed è per questo motivo che io ho anche aperto un’attività di Bed & Breakfast e parallelamente ho ripreso a studiare il cinese per il momento da sola! Poi ritroverò il tempo di rifrequentare la scuola perché già avevo studiato tre anni all’associazione Italia – Cina però ora ho bisogno di rinfrescare il suo studio. Quindi oggi sono un’imprenditrice e una conduttrice radiofonica e televisiva e se mi capita anche qualcosa a livello di moda, di fotografia, e lo accetto volentieri dal momento è un guadagno e un qualcosa che mi piace. Sai, ho 30 anni e non più 20 però sicuramente anche quello è qualcosa che mi piace dal momento che comunicare con le fotografie è una cosa molto bella.

Beh, non dimostri fisicamente 30 anni… Ti mantieni bella in forma andando regolarmente in palestra?
In tv parlo di calcio ma non riesco ora come ora ad andare regolarmente in palestra.
Difatti adesso i miei tempi di vita non me lo consentono, quindi i pochi momenti liberi che ho li dedico al mio compagno, ai miei affetti, alle mie amicizie, e non allo sport. Anche se dovrei, perché esso fa benissimo, quindi è una cosa che io son due anni che dico che vado in palestra poi non ci riesco…Però sono fiduciosa al riguardo.

Credi che lo sport possa aiutarci ad amarci di più?
Lo sport aiuta chiunque – uomini e donne. ad amarsi di più, perché vedendosi più definito, con il tono muscolare diciamo tenuto bene e delineato e un fisico asciutto si inizia a piacersi di più. E poi a livello psicologo è un ottimo toccasana dal momento che nel farlo si scarica molto stress: difatti si sa che lo sport stimola le endorfine.

Ma tu come hai imparato ad amarti?
Come ho imparato ad amarmi? Accettandomi, valorizzando i miei punti di forza e camuffando quelli di debolezza a livello fisico. Non posso affermare di essere sicurissima di me, perchè non lo sono, però mi voglio bene dal momento che credo di essere un bell’essere umano e che può migliorare. Insomma -alla fine- sto bene con me stessa dentro la mia pelle, quindi mi voglio abbastanza bene, sì mi voglio bene via!

E come hai imparato ad amare gli altri?
Mah non so se ho imparato…In realtà ho sempre pensato che gli altri vanno rispettati, quindi è il rispettare gli altri che comporta accettare le diversità del prossimo, e non vederle come un qualcosa di nemico ma come -invece- un aspetto amico, perché la diversità dell’altro è un aspetto che mi arricchisce e fa sì che io lo possa amare. Pertanto io generalmente prendo sempre e tendo sempre a vedere il lato buono delle persone, quindi il lato positivo, e questo forse è un pregio perché davvero riesco a relazionarmi con quasi tutte le persone. Possiedo infatti amicizie molto variegate per estradizione culturale e sociale oltre che geografica. E ciò mi arricchisce molto a livello umano e personale. In sostanza io ho imparato nel corso del tempo a leggere davvero il positivo di ogni persona dal momento che ognuno di noi ha sinceramente qualcosa di positivo da dare.

credito foto cesare colognesi

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