L’inositolo è una vitamina del gruppo B ed è portatore di numerose proprietà benefiche. Viene prodotto naturalmente dall’organismo ma è possibile assumerlo mediante il consumo di determinati alimenti o attraverso gli integratori.

Le fonti alimentari che contengono alti livelli di inositolo sono la crusca, i cereali integrali, le germe di grano, il lievito di birra e la carne in generale.

Nonostante non siano stati effettuati numerosi studi sui benefici di tale vitamina sull’organismo, è comunque possibile individuarne alcuni. Prima di tutto, bisogna sottolineare che non esiste un unico tipo di inositolo ma esso è presente in sei diverse forme, tra le quali spicca il mio-inositolo.

Tale sostanza stimola la produzione di lecitina, la cui funzione principale è quella di ripulire le arterie dai depositi lipidici e indirizzarli nel fegato. Da qui la supposizione che l’inositolo abbia la capacità di ridurre il tasso di colesterolo nel sangue.

Esso è inoltre in grado di combattere gli stati di ansia, forte stress psichico e depressione. È un valido alleato contro l’insonnia, attacchi di panico, agorafobia e disturbi ossessivo compulsivi.

Ma gli effetti benefici legati all’inositolo non sono finiti qui: favorisce la crescita dei capelli, rendendoli più forti e lucenti; impedisce l’accumulo di grasso nel fegato; cura e previene le malattie della pelle come eczema e psoriasi e contribuisce a mantenerla bella e sana.

Il dosaggio ideale non è stato ancora stabilito con certezza, e per questo motivo può variare da 1 a 12 o più grammi al giorno.

Nessuna  sicurezza neppure sugli effetti collaterali. I più comuni sono: nausea, vertigini, diarrea, mal di stomaco, sensazione di stanchezza.

INOSITOLO E SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO (PCOS)

L’inositolo, chiamato anche vitamina B7 o mesoinosite, è un carboidrato che svolge importanti funzioni nel nostro organismo, tramite i suoi nove stereoisomeri, due dei quali coinvolti nella trasmissione del segnale dell’insulina: il myo-inositolo (MI) ed il D-chiro-inositolo (DCI); il primo, responsabile dell’assorbimento del glucosio, mentre il secondo della sintesi del glicogeno e degli androgeni a livello ovarico.

Da alcuni studi è emerso che nelle donne che soffrono di PCOS la concentrazione di DCI è più elevata rispetto a quella del MI che invece è carente, infatti, queste presentano un’elevata concentrazione di androgeni (iperandrogenismo), e scarsa qualità dell’ovocita causata da un ridotto apporto energetico, motivo, dunque, di infertilità nella PCOS; MI, quindi, ha una funzione importante per la crescita del follicolo.

Inoltre, una delle cause di PCOS è proprio la resistenza insulinica, che può migliorare tramite la somministrazione di inositolo.

Questo, infatti, è in grado di incrementare la sensibilità dei recettori all’insulina perché attiva i canali del glucosio (GLUT4) presenti nel muscolo e nel tessuto adiposo, per consentire l’entrata di glucosio nelle cellule e, quindi, permettere il normale funzionamento dell’insulina, coinvolta nel metabolismo del glucosio.

L’inositolo è sia sintetizzato dal nostro organismo, sia è possibile assumerlo tramite alcuni alimenti quali lievito di birra, agrumi, cereali integrali, tuorlo d’uovo, noci, arance, banane e fegato, prestando attenzione ad un fabbisogno giornaliero di 500 mg/giorno.

Le sue funzioni sono diverse, per cui ne è consigliata l’assunzione sia alle donne che agli uomini allo stesso modo, poiché si tratta di un alleato della nostra salute!

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