Dati incidenti stradali mortali in Italia

Secondo gli ultimi dati del rapporto Aci-Istat, gli incidenti stradali in Italia continuano a seguire un trend di diminuzione, pur raggiungendo cifre considerevoli: nel 2012 gli incidenti stradali con lesioni rilevanti sono stati 186.726 e hanno causato la morte di 3.653 persone, mentre 264.716 sono rimaste ferite. Rispetto al 2011 si è registrato un calo degli incidenti pari al 9,2%, i feriti sono scesi del 9,3%, per i decessi c’è stata invece una diminuzione inferiore, pari al 5,4%. Dal 2001 gli incidenti sono diminuiti del 29% (erano 263.100), quelli mortali del 48,5%.

Un calo che però risulta inferiore alla media europea: nel 2012 il tasso di mortalità nell’UE è stato pari a 55 persone per ogni milione di abitanti, in Italia 60,1. Tali dati posizionano il nostro Paese al tredicesimo posto dietro a Gran Bretagna, Spagna, Germania e Francia.

Il sabato si conferma il giorno più a rischio, con più incidenti stradali mortali. La maggior parte dei decessi riguarda i conducenti di auto e moto, ma sono in aumento anche i ciclisti: 2,5% in più rispetto al 2011. Tra le cause principali: mancato rispetto della precedenza, guida distratta e velocità elevata.

Gli incidenti stradali più gravi, si legge nel rapporto Istat, avvengono sulle strade extraurbane, dove l’indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi ogni 100 incidenti. L’indice tocca il valore massimo alle 3, alle 5 e alle 6 del mattino.

La fascia d’età più colpita è quella tra i 20 e i 49 anni, in particolare giovani tra i 20 e i 24 anni e adulti 40-44enni.

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