Fecondazione come avviene

Lo studioso giapponese Ogino e l’austriaco Knaus hanno stabilito in modo indipendente alcune leggi che regolerebbero la fecondazione : pur essendo molto note, gli scarsi risultati che si ottengono applicandole alla regolazione delle nascite dimostrano che non hanno molto valore.

Attualmente le conoscenze sui tempi della fecondazione ,sulla durata della vita degli spermatozoi nel corpo della donna, sui ritmi di fecondabilità e sterilità della donna, variabili con l’equilibrio ormonale largamente influenzato anche da agenti esterni(stress, dieta ecc.) non consentono di determinarla in modo preciso. Secondo Ogino e Knaus, gli incontri sessuali con maggiori possibilità di portare a una gravidanza sarebbero quelli che hanno luogo nel periodo dell’ovulazione (tra il 12 ° e il 19 °giorno del ciclo inclusi, prima dell’inizio della nuova mestruazione) ; negli altri giorni la fecondazione sarebbe impossibile o assai poco probabile, oltre che nello stadio più o meno avanzato del ciclo femminile, ciò sarebbe dovuto allo sviluppo di quelle”barriere”che gli spermatozoi devono superare per poter raggiungere l’ovulo.

Già nel collo dell’utero, infatti, gli spermatozoi incontrano un primo, difficilissimo ostacolo costituito dal muco cervicale, una secrezione uterina della struttura reticolare.

Fecondazione come funziona

E’ strettamente condizionata dal ciclo degli ormoni ovarici. Se nella fase subito precedente e successiva all’ovulazione ,il muco è una barriera praticamente insormontabile, si è calcolato che anche durante l’occupazione esso possa eliminare fino al 90% degli spermatozoi : in particolare, vengono selezionati tutti quelli che presentano anomalie e malformazioni, che restano intrappolati nella sua struttura a rete.

Si stima, inoltre, che solo 1/3 circa degli spermatozoi che riescono a superare il collo dell’utero possa poi addentrarsi nella tuba uterina fino alluogo dove avviene Ia fecondazione : nella parte bassa di questo condotto avviene una seconda importante selezione. Si è osservato che, in caso di resezione chirurgica di questo tratto delle vie genitali femminili, paradossalmente Ia fertilità diminuisce : in queste condizioni, infatti, sono troppi gli spermatozoi che raggiungono l’ovulo e che riescono a fecondarlo. Ne risulta così una fecondazione sterile, e l’ovulo degenera senza svilupparsi in un nuovo organismo.

DALL ‘OVULO ALL’EMBRIONE

Un paio d’ore dopo l’eiaculazione, quasi un migliaio di spermatozoi ha già percorso 1/3 circa delle tube uterine, coadiuvati nel loro movimento (dovuto alle vibrazioni della coda) dalle contrazioni dei muscoli uterini e delle tube oltre che dal movimento delle ciglia che coprono la parete interna delle tube. Si è osservato che mentre alcune ciglia delle tube si muovono in un senso, facilitando la discesa dell’ovulo verso l’utero altre si muovono in senso opposto, facilitando probabilmente la risalita degli spermatozoi. Molti spermatozoi, superando l’apertura della tuba, si perdono nella cavità peritoneale solo alcuni giungono in vicinanza dell’ovulo e si introducono frale cellule della corona radiata che ha una funzione molto importante nella fecondazione : le cellule che la compongono, infatti, si contraggono nel momento in cui gli spermatozoi s’introducono fra loro, favorendo l’avvicinamento di numerosi gameti maschili a quello femminile. Al contempo, la presenza di enzimi specifici elimina dagli spermatozoi il rivestimento protettivo rendendoli potenzialmente pronti alla fusione con l’ovulo (attivazione degli spermatozoi). Le poche migliaia di spermatozoi che raggiungono l’ovulo e lo circondano, liberano dalla testa enzimi diversi che distruggono la zona pellucida, una coperta proteicadell’uovo che va dissolta prima che la membrana di uno spermatozoo e quella dell’ovulo possano fondersi , se ogni spermatozoo possiedeenzimi in grado di demotire la zona pellucida, esso non ne possiede però in quantità sufficiente a scavare un varco con rapidità tale da giungere alI’ovulo prima di perdere vitalità : anche se sarà uno solo Io spermatozoo a fecondare I’ovulo, dunque,Ia fecondazione può avvenire solo in presenza di numerosi altri spermatozoi che con i loro enzimi contribuiscono a demolire la barriera proteica presente intorno all’ovulo. La fusione delle membrane dello spermatozoo e dell’ovulo (lo spermatozoo”immerge”la testa nella cellula femminile) determina I’inizio di una serie di eventi nota col nome di attivazione dell’ovulo che blocca definitime di attivazione dell ovulo che blocca definitivamente l’entrata di altri spermatozoi .

Fecondazione: lo sperma incontra l’ovulo

Mentre il nucleo maschile penetra a fondo nell’ovulo, andando ad aggiungere il suo carico genetico a quello femminile, la coda, rimasta parzialmente all’esterno, sparisce per assorbimento. Gli altri Spermatozoi, intanto, muoiono. Se l’ovulo viene fecondato, il ciclo (che sarebbe terminato con la mestruazione) s’interrompe e, nel corpo della donna, iniziano quelle modifiche fisiologiche-chimiche che preludono alla gravidanza.

L”ovulo fecondato subisce radicali trasformazioni : protetto dall’impenetrabile membrana della fecondazione, espelle il secondo globulo  riducendo così a 23 il numero dei cromosomi contenuti nel nucleo.

Con la fusione dei nuclei maschile e femminile, l’ovulo si trasforma in uno zigote, cioè in unacellula embrionale dal patrimonio genetico completo che inizia a dividersi più e più volte con grande rapidità .Questa cellula di dimensioni molto più grandi di una qualsiasi cellula somatica (ha un diametro circa 15 volte maggiore), prosegue il suo viaggio verso l’utero . La prima divisione avviene a circa 20-26 ore dalla fusione : con le successive divisioni il volume globale non cambia di molto anche sulle dimensione dei nuclei.

PRIMI GIORNI DELL’EMBRIONE

Lo zigote raggiunge l‘utero quando si è già diviso varie volte ed è formato da più cellule indifferenziate : I blastomerf. La blastula(250-300 m di diametro) passa 1-2 giorni nellacavità uterina finché resta”intrappolata”in unadelle pieghe dell’endometrio : continuando a dividersi, aderisce alla parete e si sviluppa in un ag-glomerato di una quarantina di cellule che circondano una cavità che si riempie di liquido. Le divi-sioni cellulari portano rapidamente a una blastodsti di 107 cellule racchiuse nella membrana che avvolgeva l’ovulo. Questa membrana rimane finché, intorno al 6 °_7 ° giorno dalla fecondazione, le cellule a contatto con Ia parete uterina non cominciano a penetrarne il tessuto endometriale (annidamento dell’embrione nella parete uterina) : I’escrescenza di cellule che si fa strada nella mucosa materna costituisce un primo abbozzo della placenta, I’organo che terrà in continua comunicazione fisiologica la madre e il figlio fornendo nutrimento e ossigeno al feto e prelevandone gli scarti. Queste cellule si fanno strada nel tessuto uterino grazie all’azione di alcuni enzimi che secernono e che provocano, fra I’altro, I’aumento della permeabilità dei capillari sanguigni materni .Allo stesso tempo, mentre la superficie della blastocisti sviluppa una corona di villr corialf che si ramifi cano come un feltro intorno al sacco embrionario fino alla fine della 4 °settimana (e che poi regrediscono, salvo che nella zona della placenta, scomparendo entro il 3 ° mese di gravidanza), Ia parte interna dell’anello di cellule che circonda la cavità piena di liquido si differenzia in 2 strati : I’ettdoderma e I’ectoderma. Nel giro di circa 9 giorni, questi due”fo-

Nel giro di circa 9 giorni, questi due”fo-glietti”di tessuto embrionale separeranno nelI’interno sferico della blastocisti due cavità distinte, delimitando rispettivamente il sacco vitellino.

(una cavità più ampia, piena di sostanze che nutriranno I’embrione nelle sue prime settimane di vita, e che si ridurrà progressivamente) e il sacco amniotico (ripieno di liquido amniotico).

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