La dipendenza da videogiochi tra gli adolescenti è sempre più diffusa e a Milano una volante è stata chiamata da una mamma preoccupata.
Il figlio dodicenne ha giocato per 12 ora di fila con la playstation senza nemmeno andare a scuola.
Lei cerca invano di farlo smettere e stacca la spina e lui per dispetto si chiude in bagno per ore e non esce più, senza dare segni di vita.
Alla fine interviene una volante, perché la mamma ha chiesto aiuto al 113 e a un’ambulanza preoccupatissima per le condizioni di salute del ragazzo che non rispondeva nemmeno dal suo “rifugio”.
Fortunatamente niente di grave, il ragazzo alla fine ha aperto la porta spontaneamente: era in buona salute e tutto è finito bene.
Però non sempre è così: purtroppo questo uso estremo dei videogiochi potrebbe dare problemi di dipendenza, disturbi psichici e di salute molto gravi.
I nostri ragazzi sono sempre più “digitali”, crescono su pc e videogiochi , ma l’importante è che siano educati ad un uso consapevole e moderato di questi strumenti e anche per questo i miei colleghi della Postale fanno nelle scuole campagne di sensibilizzazione.
E anche per questo è partita la 3° edizione di “Una vita da social” la nostra campagna itinerante che percorre l’Italia in 57 tappe e invita tutti i ragazzi a salire a bordo del truck per imparare a navigare nel web in modo consapevole e più in generale per un uso corretto della tecnologia.