Brando De Sica: sogni e progetti futuri
Brando De Sica è il figlio di Christian De Sica e Silvia Verdone. I suoi nonni sono Vittorio De Sica e Mario Verdone, padre di Carlo, Luca e Silvia. Dopo aver studiato in America, è tornato in Italia, una decisione che molti potrebbero considerare controcorrente ma che lui non si pente di aver fatto.
Biografia
Nato a Roma nel 1983, ha vissuto sette anni a Los Angeles e ha conseguito la laurea presso la University Southern California School of Cinematic Art – indirizzo Regia. Ha recitato in: Anni 90 – Parte II, A spasso nel tempo (1996), A spasso nel tempo: l’avventura continua (1997), nella serie tv Compagni di scuola (2001) e nella miniserie tv Attenti a quei tre (2004) di Rossella Izzo.
Poi il passaggio dietro la macchina da presa con la realizzazione dei videoclip Gun at your head, Shotgun e Freiheit, che ha vinto il PIVI 2013, Premio italiano videoclip indipendente, per la Miglior Regia “è stata una bella soddisfazione vincere il premio alla Regia PIVI. L’ho scritto con la mia fidanzata Irene, prodotto e diretto da me”, ha dichiarato a The Freak. Ha inoltre diretto Parlami di me, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Christian De Sica, scritto da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime, film che ha partecipato al Festival di Roma nel 2008.
Il ritorno in Italia
Ci siamo talmente abituati a sentir parlare di giovani in fuga dall’Italia alla ricerca di un futuro migliore che ci sorprendiamo se qualcuno decide invece di tornare qui. È il caso di Brando “Credo che sia il momento giusto per restare in Italia. In questo momento è possibile raccontare un periodo di cambiamento e crisi in greco vuol dire proprio cambiamento – ha spiegato nel corso di un’intervista a The Freak – È un momento di transizione e ci voglio essere. Voglio esserci quando verrà fuori una Nouvelle Vague. Poi chissà… in un futuro tornerò in America per lavoro, ma il presente è in Italia.”
Brando e il papà Christian
A lui, e alla famiglia De Sica, deve la sua forza interiore “quando entra in casa ed è giù di morale si chiude nella sua stanza, attacca George Gershwin, Frank Sinatra e Judy Garland e si riprende subito”, ha dichiarato a La Stampa. E sempre a lui deve l’insegnamento più importante “Più che suggerirmi mille trucchi di scena, carpiti crescendo tra i set, lui mi ha sempre detto di essere onesto con me stesso perché solo così si può esserlo con lo spettatore. Gli devo molto, è un padre che non mi ha mai fatto mancare l’affetto nonostante il suo lavoro.”
Il sogno nel cassetto
Vorrebbe girare un film horror o thriller sul mostro di Firenze: è questo il suo sogno più grande. Progetto che per ora rimane in stand by, in quanto si tratta di una storia che necessita di studi approfonditi, maturità per essere trattata e scelta di una formula idonea. Il genere horror appassiona Brando da sempre “Sono stati i primi film che ho visto, quindi ho scoperto il cinema proprio con questo genere.”
Progetti futuri
L’ultimo lavoro, non ancora online, è stato prodotto dalla Nastro Azzurro e ha visto la partecipazione del padre, di Tea Falco, Nunzia Garrone e Vincenzo Failla. Brando ha inoltre recentemente realizzato il suo primo mediometraggio horror intitolato “La Donna Giusta”, un omaggio ai film di Roger Corma, e sta lavorando ad altri due progetti, uno per il cinema e uno per la televisione. A breve girerà poi un cortometraggio per un giovane marchio di moda.