I vegani sono coloro che seguono uno stile di vita che esclude completamente l’uso di prodotti di origine animale, non solo nella loro alimentazione, ma anche in altri aspetti della vita quotidiana, come l’abbigliamento e i prodotti cosmetici. La dieta vegana esclude carne, pesce, latticini, uova e altri prodotti di origine animale.

I motivi per essere vegani

Le persone diventano vegane per una varietà di ragioni, tra cui:

Etica animale: Alcuni vegani scelgono questo stile di vita per motivi etici, credendo che l’uso di animali per il cibo e altri scopi sia moralmente sbagliato. Vogliono evitare di contribuire all’industria che sfrutta gli animali.

Ambiente: Alcuni individui adottano la dieta vegana per ridurre l’impatto ambientale dell’industria alimentare, poiché la produzione di carne è spesso associata a deforestazione, inquinamento e consumo eccessivo di risorse.

Salute: Alcune persone scelgono la dieta vegana per motivi di salute, credendo che una dieta a base vegetale possa contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache, diabete e altre patologie.

Sostenibilità: La produzione di alimenti di origine vegetale è spesso considerata più sostenibile rispetto alla produzione di carne in termini di utilizzo delle risorse e impatto ambientale.

Preoccupazioni sociali: Alcuni vegani possono essere motivati anche da preoccupazioni sociali, come la giustizia alimentare e il desiderio di ridurre la dipendenza da pratiche agricole industriali.

In generale, la scelta di diventare vegani è personale e può essere guidata da una combinazione di motivazioni etiche, ambientali e sanitarie.

Perchè i vegani non piacciono

Ebbene sì, la loro voglia di adottare stili di vita super salutari, di informarsi e di rispettare il pianeta, ci rende gelosi della loro fibra morale.

In cuor nostro sappiamo bene che lo stile di vita adottato dai vegani fa bene e farebbe bene anche a noi, al nostro corpo e anche alla nostra mente. Ma… dev’esserci un ma… non potremmo mai rinunciare a tutte le cose buone e dannatamente nocive che la nostra tavola ci offre da sempre.

Come faremmo senza quella brioche calda al mattino ripiena di crema o nutella? A rinunciare a quel piatto di timballo o di lasagna la domenica a pranzo? Non ce la faremmo mai!

E allora? La soluzione è semplice: quei vegani, quelli che pensano che tutto loro sanno e che la loro cucina è sempre meglio delle altre, bé, denigriamoli un po’!

Facciamoli passare per quelli che non sanno quello che fanno, per quelli che fanno tanti sacrifici inutili e sofferti, per quelli che mangiano cibo che non sa di niente, e consoliamoci con la nostra bella fetta di torta e con la nostra irrinunciabile cotoletta che per preoccuparsi per la salute c’è sempre tempo!

Ah l’invidia, che brutta bestia!

E come rispondono i vegani a tutta quest’invidia? Semplice, ci dicono che loro non sono quelli dai piatti senza gusto, e che tutti noi lo sappiamo bene, perché di tanto in tanto quel piatto vegano che ci fa leccare i baffi lo mangiamo.

Insomma, ci sono estremisti da entrambe le parti: i vegani super fanatici e i non-vegani pronti a puntare il dito e a definirsi migliori.

E la verità dove sta? Sta nel scegliere lo stile di vita che riteniamo possa andarci bene, nel sapere che nella vita tutto può essere e che il mangiatore più accanito di salsicce e bistecche potrà ritrovarsi un giorno a mangiare tōfu e cuscus e che l’invidia è meglio tenercela per noi.

Caterina Perilli

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