La frase di Travaglio che sta facendo il giro del web dice tanto.

Prima di tutto perché dopo la vittoria del NO al referendum e le dimissioni di Matteo Renzi dopo l’approvata legge di stabilità ogni scusa è buona per tirare in ballo le negligenze dell’ex premier.

In secondo luogo perché abbiamo visto che buona parte di quel 60% dei cittadini che ha rifiutato la riforma a cui è stato chiesto se il proprio voto era finalizzato anche a mandare a casa Renzi, ha risposto con un sonoro “sì”.

La frase di Marco Travaglio è stata pronunciata in conclusione della risposta al discorso fatto da Pier Luigi Bersani sul resoconto del Referendum e della guida del Partito Democratico di Renzi durante il programma “Di martedì” di Giovanni Floris.

Travaglio in questo discorso afferma di essere in accordo col giudizio dato da Bersani, soprattutto quando afferma che aveva consigliato a Renzi di circondarsi di persone in grado di criticarlo e non solamente di osannarlo.

Insomma, tirando le somme del Governo Renzi, i dati sono più che allarmanti.

Il popolo ha urlato a gran voce e questa voce, inaspettatamente, è stata ascoltata.

Ci sfugge una cosa: cos’è che ha fatto in modo che l’entusiasmo politico del Governo Renzi si sia spento in meno di mille giorni mentre il consenso politico di Berlusconi ha impiegato vent’anni per scendere alla stessa maniera?

Credo che la risposta sia solo una: quando il giovane Renzi si è presentato al Governo, portava con sé i sogni e le speranze di chi voleva veder rinascere il proprio Paese e ringiovanire la classe politica che lo amministra. Alla fine però, nell’immaginario collettivo, il fiorentino si è rivelato un lupo travestito da agnello, giovane fuori ma, aimé, vecchio all’interno!

Galeotto fu per Renzi il giorno in cui si scelse un governo tecnico invece di una più ben vista votazione popolare. Primo errore al quale ancor oggi si fa riferimento.

Da tre anni a questa parte si è passati attraverso tante cose, come ad esempio i tanto amati e criticati 80 euro, i 500 euro ai neodiciottenni, il Jobs Act, i voucher, l’italicum, tanto acclamato allora e altrettanto rifiutato ora. Cose che, ad oggi, portano il marchio di fabbrica del Governo Renzi e che vengono tirate fuori quasi esclusivamente al fine di criticare.

Ora io mi chiedo: la frase di Travaglio porta saggezza e verità oppure, proprio come successe con Berlusconi, la figura di Matteo Renzi sarà destinata a tramontare e rinascere innumerevoli volte anche se sotto l’evidente critica di molti?

Staremo a vedere.

Caterina Perilli

 

 

 

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