La tracheite è un’irritazione e/o un’infiammazione della gola causata da virus, che provoca bruciore e che aumenta nel caso in cui si parla molto.

Altri sintomi sono: tosse secca, indolenzimento dello sterno e temperatura corporea tra alti e bassi.

Può capitare che l’infiammazione arrivi anche ai bronchi.

In questo caso si potrebbe verificare la presenza di tracheite e bronchite allo stesso tempo e si manifestano anche altri sintomi, come la febbre e difficoltà respiratorie.

La diagnosi viene fatta dal medico in base ai sintomi e all’esame obbiettivo ed è necessario individuare con precisione il microorganismo responsabile.

Per curare la tracheite, in genere, si ricorre agli antibiotici e ai cortisonici che vanno assunti solo in seguito ad un controllo medico per evitare conseguenze.

E’ importante il riposo e il bere molti liquidi caldi ed eliminare totalmente il fumo. In molti casi è

necessario anche l’uso di inalatori. 

Tracheite cause

Quali possono essere le cause di una tracheite?

Solitamente, essa nasce in seguito ad un’infezione di tipo batterica o virale. Tuttavia, può insorgere a seguito di:

  • Particolari agenti atmosferici
  • Inquinamento dell’ambiente
  • Inalazione di sostanze irritanti
  • Fumo di sigaretta
  • Contatto diretto con fattori allergici
  • Stato di immunodepressione

Tracheite sintomi

Quando si è affetti da tracheite si va incontro ad una particolare sintomatologia.

Essa può variare a seconda del caso specifico. Tuttavia, in linea generale i soggetti con tracheite presentano:

  • Il naso che cola
  • Una tosse molto forte e profonda
  • Decimi di febbre (talvolta anche febbre alta)
  • Problemi di corretta respirazione
  • Dolore al petto (specialmente quando si tossisce)
  • Mal di gola
  • Starnuti e congestione nasale
  • Dolore durante la deglutizione

Se la situazione dovesse degenerare, il soggetto potrebbe andare incontro a serie difficoltà respiratorie. Di conseguenza, la pelle inizierà ad assumere un colorito quasi tendente al violaceo. Raramente, si verifica un arresto respiratorio che potrebbe portare alla morte. Quando la sintomatologia si rivela sempre più preoccupante, è bene rivolgersi ad un medico o recarsi ad un centro ospedaliero.

Tracheite diagnosi

E’ importante agire in maniera repentina, così da poter effettuare un’accurata diagnosi (ed un apposito trattamento). Solitamente, si parte con un esame obiettivo. Esso si basa sulla comprensione dettagliata riguardo lo stato di salute del paziente.

Pertanto, si valuterà la qualità di respirazione e le difficoltà che egli possa riscontrare nella quotidianità. A seguito di varie domande, il medico potrà già capire la natura della tracheite. Tuttavia, il colloquio verbale non è sufficiente: per tale motivo, si effettueranno una serie di test clinici, tra cui:

  • L’ossimetria
  • Raggi X alla trachea
  • Esame colturale

L’ossimetria consiste in una procedura abbastanza semplice e rapida. Ha come obiettivo quello di misurare la saturazione di ossigeno nel sangue, attraverso un apposito dispositivo chiamato ossimetro. Esso si applica sul lobo dell’orecchio o su un dito e risulta essere molto efficace per capire se si è affetti da tracheite.

Questo perché se si dovesse rilevare una bassa saturazione di ossigeno nel sangue, allora sarà sinonimo di difficoltà respiratoria.

In alternativa, si può effettuare una scansione ai raggi X della trachea. Così facendo si ha modo di fornire un’accurata immagine del collegamento tra bronchi e laringe. Di conseguenza, il medico riesce a definire lo stato di salute di quel condotto.

Infine, attraverso gli esami colturali si ha modo di stabilire eventuali infezioni ed allo stesso tempo individuare il batterio responsabile. Funziona così: si prende un campione di cellule e si analizza dove nasce questa proliferazione batterica. A livello teorico è abbastanza complesso, in realtà è una procedura abbastanza semplice per tutti i medici esperti nel settore.

Tra l’altro, bisogna dire che quando si effettua la raccolta del campione, il paziente non percepisce alcun fastidio. Questo perché le cellule protagoniste appartengono quasi sempre dalla mucosa della gola o la mucosa nasale.

Tracheite cura

Una volta individuate le cause scatenanti della tracheite, è possibile procedere con il trattamento.

Ovviamente, essa varia in base alla gravità. Pertanto, in caso di tracheite batterica sarà necessaria una terapia farmacologica, basata sulla somministrazione di antibiotici. Definirli con esattezza non è semplice: il medico curante saprà quali consigliarvi. Allo stesso tempo, è importante che durante il trattamento antibiotico, il paziente segua una serie di accorgimenti, onde evitare un peggioramento dei sintomi. In linea generale, si richiede un riposo assoluto e una costante reintegrazione dei liquidi.

Quando invece si parla di tracheite virale, si procederà con la somministrazione di farmaci antivirali. Anche in questo caso, il comportamento dell’individuo gioca un ruolo fondamentale. Invece per la tracheite da allergeni, si prevede un trattamento a base di cortisonici oppure antistaminici. In questo modo, si potrà ridurre la reazione allergica in tempi rapidi.

Infine, se la tracheite dovesse aver raggiunto uno stadio avanzato, l’unico metodo efficace è il ricovero ospedaliero. Soltanto in questo modo si potrà stare tranquilli al 100%, ricevendo ad esempio un supporto respiratorio. Quest’ultimo si basa su un tubo collegato ad un macchinario, per consentire una corretta ventilazione.

Nel momento in cui il paziente inizia a mostrare miglioramenti, potrà tornare alla propria abitazione e continuare con il trattamento farmacologico.

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