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Tiroidite di Hashimoto,Malattie autoimmuni – depressione e ansia

Se soffri di Tiroidite di Hashimoto sei affetta da malattia autoimmune perchè i tuoi anticorpi giornalmente tendono a distruggerla. Detto così , non fa di certo piacere ma , come per molte malattie, si può porre rimedio e si può gestirla nel migliore modo possibile. Iniziamo subito con il dire che chi è affetto da Tiroidite di Hashimoto non può guarire ma può curare la malattia gestendola bene. Non si guarsice da una situazione dove sono i nostri stessi anticorpi (Anticorpi anti-tireoperossidasi ovvero TPO) che , riconoscendo la tiroide come un corpo estraneo “nemico, l’attaccano. La tiroidite di Hashimoto però si può curare cercando di abbassare la reazione degli anticorpi e quindi lenendo i sintomi.

I sintomi più comuni riscontrati da moltissime persone affette dalla tiroidite di hashimoto sono :

  1. Autmento o diminuzione di peso, a seconda che siamo affetti da ipotiroidmo o ipertiroidismo
  2. Stanchezza
  3. Poca concentrazione e leggera perdita di memoria
  4. Irritabilità e sonnolenza (difficoltà a svegliarsi la mattina)Ce ne possono essere altri: vertigini, mal di testa, attacchi di panico, ansia, sociofobia.

 

Perche ‘ nei pazienti con malattie autoimmuni si riscontra frequentemente l‘ansia, depressione e disturbo ossessivo-compulsivo?

La chiave chimica coinvolta e’ la serotonina.

Pazienti con malattie autoimmuni, hanno bassi livelli di serotonina, a causa di una carenza dei enzimi necessari per la digestione delle proteine alimentari – proteasi e Dnasi1

Proteasi fa parte degli enzimi digestivi coinvolti nella digestione delle proteine e Dnasi 1 e’ l’enzima che pulisce cio’ che hanno scartato proteasi

Dnasi1 e’ un enzima molto complicato e’ percio’ l’ho spiegato in modo elementare

La mancanza di questi enzimi porta alla degradazione rapida e impoverimento dell’amminoacido essenziale triptofano attraverso un percorso nell’organismo chiamato la via della chinurenina. Il triptofano è il precursore per la produzione di serotonina (triptofano>serotonina).

La serotonina oltre ad agire sul sistema cardiovascolare, respiratorio e gastrointestinale e’ anche in grado di regolare umore, aggressività, comportamento sessuale, sensibilità al dolore e il ciclo sonno-veglia; favorendo la distensione, il benessere e il rilassamento.

Di recente la Neurobiologia ha confermato che processi come quelli infiammatori e neurodegenerativi sono coinvolti nello sviluppo della depressione.

Nelle persone affette da depressione, infatti, sono stati trovati molti markers infiammatori: elevati livelli di proteine di fase acuta e di citochine pro-infiammatorie sia nel sangue periferico che nel liquido cerebrospinale, bassi livelli sierici di zinco, e mediatori infiammatori come le prostaglandine.

il deficit di serotonina è stato messo in relazione con un aumento dell’attività di un enzima, la triptofano-pirrolasi epatica, stimolato dall’eccesso di corticosteroidi circolanti (stress eccessivo,anche endogeno) che devierebbe il metabolismo del triptofano dalla produzione di serotonina verso quella della chinurenina.

La serotonina, o 5-idrossitriptamina, è un ormone con funzione di neurotrasmettitore.Il 5% viene prodotto dai neuroni serotoninergici del Sistema Nervoso Centrale (i principali nuclei sono localizzati nella regione mediale del midollo allungato e nel ponte). Per 95% viene prodotta dalle cellule enterocromoaffini della mucosa gastrica con l’aiuto dell’enzima proteolitico chimotripsina e dalle piastrine. La serotonina oltre che da neurotrasmettitore agisce insieme all’istamina come mediatore chimico dell’infiammazione, infatti il suo rilascio da parte delle piastrine è stimolato dall’aggregazione di queste cellule che si realizza dopo il contatto con varie sostanze, come il collagene, la trombina, l’adenosina difosfato (ADP) e i complessi antigene-anticorpo.

Una volta che essa viene rilasciata determina un aumento della permeabilità vascolare

Approfondimenti;

Conversione del triptofano in chinurenina: contrariamente alla via dei metossindoli che non influenza l’anello indolico del TRP, la via della KYN inizia con il CLIVAGGIO dell’anello indolico del TRP con formazione di N-formilchinurenina e poi di KYN in un passaggio successivo . Gli enzimi dose-limitanti di questa tappa sono le IDO (indolamina idrossigenasi viene attivata dagli ormoni dello stress) a livello degli astrociti, cellule della microglia, cellule endoteliali del microcircolo, macrofagi, e le TDO (triptofano idrossigenasi enzima limitante la trasformazione del triptofano in chinurenina) a livello epatico, renale e cerebrale. La KYN inibisce il trasporto di TRP attraverso la barriera ematoencefalica,stimola l’attività delle IDO e induce ansia .

Metabolismo della chinurenina: la KYN viene ulteriormente metabolizzata mediante due vie distinte che competono per la KYN come substrato 1 la via chinurenina-acido chinurenico (KYNA) 2 la via chinurenina-nicotinamide adenina dinucleotide (KYNNAD).

N.B. Clivaggio è sinonimo di taglio, scissione e il termine viene usato per le Caspasi

Infatti le caspasi attivazione della DNase1 sono proteine che distruggono altre proteine tagliandole a livello di residui di Aspartato (cASPasi).

Le caspasi sono distinte in 2 classi:

1) Caspasi iniziatrici che quando sono attivate agiscono sulle caspasi effettrici, tagliandole in punti precisi (staccando dunque un pezzo di proteina) e attivandole.

2) Caspasi>DNase1, effettrici, sono attivati dalle iniziatrici per proteolisi oppure da altri caspasi effettrici. Una volta attivate distruggono le proteine substrato determinando l’apoptosi.

Proteasi e DNase1 lavorano insieme

Una delle prime formulazioni sulla biologia della depressione del 1969 prevedeva che il deficit serotoninergico presente in questa patologia fosse determinato per lo più da uno shunt(deviazione) del metabolismo del TRP dalla formazione di 5-HT a quella di KYN.La scoperta dell’attività neurotropa delle KYN sembrava supportare ulteriormente questa teoria.Più di recente è stato visto che l’IDO, l’enzima limitante questa via metabolica, viene attivato da citochine pro-infiammatorie, il che sembra conciliare, ma anche ampliare e integrare la teoria originaria con dati più recenti alla base dell’ipotesi infiammatoria della depressione.

L’effetto dei fattori ambientali, intesi come eventi vitali stressanti, potrebbe, invece, essere mediato dall’attivazione ormonale, soprattutto corticosteroidea, della TDO. La stimolazione della sintesi di cortisolo indotta dalle citochine pro-infiammatorie e l’aumento dell’attivazione delle IDO provocata da stress ormonali suggeriscono, inoltre, che la via del TRP-KYN potrebbe essere il punto d’incontro dell’interazione tra fattori genetici e ambientali, come si verifica anche nell’invecchiamento e, forse, in altre patologie neurodegenerative.

Dott.ssa Yoranka Ivanova

Lapin IP, Oxenkrug GF.Intensification of the central serotoninergic processes as a possible determinant of the thymoleptic effect. Lancet 1969; 1: 32-9

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2 COMMENTI

  1. Ho 46 anni e sono affetto da tiroidite cronica di Hashimoto,è possibile avere la mail della Dottoressa io Yoranka Yvanova?vorrei approfondire in merito.grazie mille,buona giornata

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