Il Ministro della salute beatrice Lorenzin ha dichiarato operativo il decreto che vieta “la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni classificati a rischio” (classi di rischio 3-4 e 5).

Nel decreto è stabilito che la vendita dei prodotti provenienti da zone a rischio è consentita solo se le colture sono state già oggetto di controlli ufficiali con esiti favorevoli negli ultimi 12 mesi, oppure nel caso in cui siano state effettuate indagini dall’Sutorità competente, sempre con esito favorevole.

Inoltre il Ministero delle politiche agricole ha compiuto un’indagine approfondita sulla terra dei fuochi, stabilendo che le aree sospette sono solo il 2%, ” su un totale di 1.076 Km quadrati di terreni mappati le aree ritenute sospette sono 21,5 km quadrati”.

L’obiettivo principale del Ministro della salute è far si che le persone si sentano sicure riguardo salute ed alimenti:” Dare certezza agli abitanti della Campania sulle loro condizioni di salute e sugli alimenti che mangiano ma anche non scoraggiare l’uso di prodotti campani, una gamma di altissima qualità e valore per l’Italia nel mondo”. Sono già stati stanziati 50 milioni , di cui 25 destinati ad uno screening di massa dei territori a rischio.

Obiettivo della Coldiretti è compensare lo stop delle vendite e tutelare gli imprenditori agricoli delle aree a rischio. Occorre avviare al più presto operazioni di bonifica, magari con i proventi dei beni confiscati alla criminalità. E’ positivo il fatto che le aree a rischio siano in realtà minori rispetto alla quantità stimata, tuttavia non si deve sottovalutare il fenomeni, soprattutto per evitare che si espanda.

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