Lo sbiancamento anale, in inglese anale bleaching, è una pratica che permette di schiarire la parte interna dell’ano. Nato come intervento estetico diffuso nell’ambiente pornografico, ora è diventato una vera e propria moda. Sono tante le persone comuni, sia uomini che donne, che decidono di sottoporsi a questo tipo di trattamento. In questo articolo vedremo nel dettaglio di cosa si tratta, come viene effettuato e quali sono gli eventuali rischi.

Perché si fa?

Viene eseguito per lo più per motivi estetici. Col passare del tempo, ma anche in legame a fluttuazioni ormonali, alla rasatura, allo strofinamento dovuto a indumenti stretti, alla gravidanza, all’obesità, le pareti dell’ano tendono ad assumere un colore più scuro. Molti uomini e donne decidono così di sottoporsi allo sbiancamento anale. Ha raggiunto una certa popolarità in Colombia, Venezuela e Miami. Può essere effettuato mediante diversi metodi.

Sbiancamento anale crema

Questo trattamento può essere eseguito tramite l’utilizzo di una crema specifica con funzione sbiancante. In questo caso non è necessario rivolgersi a uno specialista, il prodotto può essere applicato tranquillamente in casa. Bisogna però stare molto attenti nella scelta della crema giusta: alcuni di questi prodotti contengono infatti sostanze dannose per l’organismo, come l’idrochinone e mercurio, che possono avere effetti collaterali, anche molto gravi.

Sbiancamento anale laser

Deve essere necessariamente eseguito da uno specialista. Il medico effettuerà prima uno studio della pelle e poi procederà con il trattamento che riterrà più adatto. Il laser interagisce con il pigmento che crea la macchia, si ossida e diminuisce la sua concentrazione nella zona, generando lo sbiancamento.” Questa procedura risulta più efficace rispetto alle creme e i tempi di recupero sono più brevi, aspetto che tende a limitare i disagi del paziente.

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I rischi dello sbiancamento anale

Gli esperti sconsigliano di utilizzare prodotti contenenti l’idrochinone (sostanza bandita), i retinoidi, l’acido azelaico, l’acidocogico. Queste sostante, infatti, pur risultando efficaci, a lungo andare possono causare l’ocronosi, una colorazione scura e bluastra della zona trattata. Un altro fattore di rischio è quello legato all’igiene: se il centro un cui viene effettuato il trattamento non rispetta le norme igieniche, i pazienti sono esposti a infezioni batteriche, come l’herpes, che potrebbe creare difficoltà nell’evacuazione. Per quanto riguarda il laser, invece, se ben utilizzato, è senza effetti collaterali, ma se finisce in mano a persone inesperte o non qualificate, può causare ustioni, aumento della colorazione della pelle o infezioni.

Inoltre, come sottolineano gli esperti, c’è sempre la possibilità di una reazione allergica agli ingredienti presenti nella crema. Onde evitare effetti collaterali (anche molto gravi), è importantissimo leggere il contenuto dei prodotti. Diffidate dalle creme che non presentano l’elenco degli ingredienti: potrebbe essere uno stratagemma per nascondere la presenza di idrochinone, utile per lo sbiancamento ma altamente nocivo per il nostro organismo, può infatti provocare gravi malattie come il cancro. Per questo motivo, l’idrochinone è stato bandito da tutti gli stati del mondo. Un’altra raccomandazione importante è quella di leggere attentamente le istruzioni e attenersi a ciò che si trova riportato sui prodotti. Mai fare di testa propria! Ci sono infatti persone che applicano una quantità maggiore di prodotto nella speranza di ottenere risultati migliori e in minor tempo: niente di più sbagliato. Così facendo, si aumenta il rischio di irritazione della pelle.

Rimedi naturali per sbiancamento anale

Esistono alcuni ingredienti naturali dotati di rsbiancante, tra questi troviamo il succo di limone, vitamina B3, estratto di uva ursina, succo di limone, Emblica officinalis  in polvere, estratto locorice, acido lattico e acido glicolico. L’ideale sarebbe quindi acquistare prodotti contenenti questi ingredienti.

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