SALE: QUANTO NE MANGIAMO?

Il sale, così come lo zucchero è veramente dappertutto!
Questo perché le industrie alimentari usano i nostri sensi per riuscire di più nella vendita di prodotti alimentari.

La quantità di sale giornaliera raccomandata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è di 5 grammi, ma una persona, in genere, ne arriva a consumare circa il triplo: si arriva ad un’assunzione media di 15 g di sodio al giorno, quando il reale fabbisogno è tra gli 0,25 e 1,5 g.

Raggiungere le quantità di sale pari al fabbisogno è facile: basterebbe non aggiungere sale “dall’esterno” perché le si ritrova già all’interno degli alimenti naturali.

Ognuno di noi, invece, abusa di prodotti industriali che ne sono ricchi e ne aggiunge altro in grandi quantità per insaporirne i piatti.

Tutto questo sale fa male, perché aumenta la ritenzione idrica, incentivando il gonfiore corporeo, provoca dolori e difficoltà respiratorie, aumenta il rischio di patologie autoimmuni oltre a coprire il vero sapore delle cose.

Per ridurre il sale a tavola, bisogna innanzitutto evitare tutti quei prodotti che ne sono ricchi come i prodotti da forno, gli insaccati, i formaggi, cibi in scatola, preparati o confezionati e ridurre il sale come condimento, magari gradualmente e facendo uso di spezie.

In questo modo salvaguardiamo la nostra salute e la nostra silhouette, ma riscopriamo anche i veri sapori dei cibi.

Nutrizionista Dott. Francesco Garritano

Ritenzione idrica o acqua corporea in eccesso

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