Chiusura mensa scolastica. Arriva dalla capitale la notizia dell’imminente chiusura di alcune mense scolastiche che presentano gravi irregolarità. La percentuale è di 1 su 3; su 224 mense ispezionate in tutta Italia, sette sono state chiuse per la grave situazione igienico-strutturale rilevata.

Questo è quanto emerso dai primi risultati del monitoraggio di controllo condotto dai carabinieri del Nas dall’inizio di questo anno scolastico.Le sanzioni applicate agli istituti si aggirano intorno alle 577 mila euro e sono anche state sequestrate due tonnellate di alimenti( pesci, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) perchè privi di indicazioni di tracciabilità e provenienza. Sono stati conservati anche in ambienti inadeguati e scaduti.

Giulia Grillo,  ministra della salute ha commentato l’accaduto: “Cibi mal conservati, gravi carenze igieniche, perfino topi e parassiti: un film dell’orrore“.  I carabinieri stanno ancora finendo di accertare le condizioni d’igiene e strutturali dei locali, la rispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, la corretta gestione e preparazione degli alimenti (anche in relazione alle esigenze nutrizionali e salutistiche dei ragazzi).

Scuola: si impara di più se si entra in classe alle 10

Secondo l’università di Oxford i ragazzi imparano di più se iniziano la scuola alle 10 del mattino. Un sogno? No, gli studiosi ne sono fermamente convinti tanto che nel Regno Unito sta per partire un esperimento unico al mondo, il progetto Teensleep.

In che cosa consiste?

Nell’anno scolastico 2016-17 verranno scelte a sorte 100 scuole inglesi che faranno suonare la campanella di inizio delle lezioni due ore dopo e più precisamente alle 10.

Un team di ricercatori, guidati dall’esperto del sonno Paul Kelley, controlleranno i dati per capire se questo cambiamento influisce sulla qualità e la velocità di apprendimento dei ragazzi.

Secondo Kelley è un esperimento interessante e senza controindicazioni: fare iniziare la scuola più tardi non fa male a nessuno.

Anzi, questo rappresenterebbe un tentativo unico di trovare un accordo tra i ritmi imposti dalla società e quelli biologici, particolarmente delicati tra i 14 e i 16 anni.

In pieno accordo con quanto sostenuto negli ultimi mesi dai Centri per il controllo delle malattie degli Stati Uniti secondo cui garantire una corretta dose di sonno ai giovani (8,5 – 9,5 ore per notte) migliora la qualità della vita e allontana il rischio di malattie come l’obesità, dovute a una modifica dell’orologio biologico.

Il progetto Teensleep inglese inoltre cercherà di far capire agli studenti che fa male stare attaccati allo schermo del computer o dello smartphone prima di andare a dormire. Non favorisce il sonno, anzi lo ostacola e ne peggiora la qualità.

Studenti inglesi, siete pronti ad andare a lezione di sonno?

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