La sindrome della giunzione dorsolombare conosciuta anche come sindrome della cerniera dorsolombare è una patologia caratterizzata da un dolore localizzato a livello lombare basso, nel basso ventre, nell’inguine, nell’anca, nella regione testicolare. Questo porta a volte a confondere questa dolore con la pubalgia.
Lombalgia da sindrome della cerniera dorsolombare
In generale il mal di schiena è un evento invalidante, doloroso e recidivo colpisce il tratto lombare e più raramente quello dorsale. Le circostanze in cui si manifesta questo dolore sono diverse: dopo un semplice gesto; in seguito ad uno sforzo; dopo un trauma.
Il mal di schiena poi colpisce indistintamente sia le donne sia gli uomini.
Le forme cliniche della lombalgia sono: la lombalgia della gestante conseguente ad un aumento della lordosi in seguito a un lieve spostamento in avanti del bacino a causa del peso dell’utero durante la gravidanza; la lombosciatalgia in cui il dolore si espande dal rachide lombo sacrale lungo la faccia posteriore ed esterna; la lombocruralgia è invece molte volte causata da un’ernia.
Diagnosi della sindrome da cerniera dorsolombare
La sindrome da cerniera dorsolombare è associata il più delle volte ad attività sportive che prevedono movimenti improvvisi e forzati ed è una condizione patologica causata da un dolore aspecifico conseguente alla disfunzione dei segmenti della giunzione dorsolombare.
La diagnosi avviene per via clinica e il trattamento è a livello vertebrale con mobilizzazioni o manipolazioni del segmento responsabile.
Molto importanti sono anche le precauzioni posturali per evitare che vi siano ricadute per i soggetti migliorati grazie al trattamento manipolativo.
In caso di recidiva o per gli sportivi che a causa della loro attività sollecitano maggiormente la disgiunzione dorso lombare può essere necessaria la rieducazione. Questa deve mirare a mobilizzare l’insieme della regione lombare per contrastare la rigidità e le contratture muscolari, per rinforzare i gruppi muscolari deboli e risvegliare la propriocettività.