Una passione precedente alla nascita della piccola Fiammetta, un libro all’attivo con Farnesi Editore e una visione da ‘insider’ maturata collaborando con i brand più attenti alle esigenze dell’outfit di bambini e bambine. Nell’intervista rilasciata a Naturino Simona racconta i segreti di una vita da donna-mamma-moglie-blogger-commercialista e… sognatrice!

Domanda: Ciao Simona, quando e da cosa è nata l’idea di diventare blogger? Da quanto esiste Fiammisday?

Risposta: Sono più di 3 anni che faccio la blogger, ho iniziato a maggio 2012, devo dire un po’ per scherzo: ho messo una foto su Instagram – si trattava dell’outfit della mia bambina che all’epoca aveva circa 2 anni – ed è piaciuta. Così per un po’ ho pubblicato immagini dell’outfit di Fiammetta, giorno per giorno. È subito nato un seguito spontaneo, mi scrivevano da tutte le parti del mondo con commenti positivi, addirittura dall’Arabia Saudita, per cui ho pensato di aprire il blog e pubblicare lì le foto.
Durante il giorno sono una commercialista, per cui questa cosa è nata proprio dalla passione che ho sempre avuto per la moda. In un certo senso è anche uno sfogo, visto che per tutto il giorno faccio un lavoro complesso che non mi fa impazzire, quindi in genere non vedo l’ora di arrivare a casa e dedicarmi a quest’attività che invece mi piace da morire!

D: Quindi riesci a trovare il tempo di seguire quella che è quasi diventata una seconda professione a tutti gli effetti?

R: La notte! A volte vado a dormire anche alle tre di notte, mi capita di scrivere veramente fino a tardi… poi, magari, ne risentirò ma per ora mi piace talmente tanto che non ho nessuna intenzione di smettere… 

D: C’è qualcosa che rimpiangi della tua vita pre-blogger, qualcosa che ti manca?

R: Non rimpiango nulla, sono felice di aver fatto il percorso di commercialista, essere laureata mi è servito molto in questo ambito perché il fatto di aver studiato è utile anche quando entri in contatto con uffici stampa, brand e addetti ai lavori. Poi, se ci penso, ho sempre avuto dentro di me la sensazione di non essere completamente realizzata in quello che facevo, ho sempre desiderato lavorare nella moda e sono molto contenta di averlo fatto ora, perché lo faccio assieme alla mia bambina e perché lo faccio in un momento in cui sono consapevole. A 20 anni probabilmente l’avrei fatto in modo diverso, senza la stessa attenzione, passione e precisione che ci metto ora. Anche perché secondo me non c’è un’età per trovare la propria strada. Mai smettere di sognare.

D: A proposito dell’età giusta per iniziare a fare qualcosa: vediamo questo fenomeno delle nonne blogger che sta prendendo piede… ti vedi fra 30-40 anni a fare la nonna blogger?

R: No, fra 40 anni non so se mi vedo più in questo senso… [ride]. Sicuramente il blog si evolverà in qualcos’altro come già sta accadendo. Il lavoro della blogger non si esaurisce nella semplice pubblicazione di un post sul blog, prima c’è molto lavoro, ci sono le riunioni con i brand in cui si affrontano riflessioni relative a stile e tendenze, si parla delle collezioni e di come si possono evolvere.SimonaMazzei1

D: Stai facendo uno spoiler in anteprima sul futuro di Fiammisday?

R: Ahahaha… diciamo che mi piacerebbe diventasse sempre più un’attività in cui offro una consulenza di stile e di comunicazione della moda a tutto tondo.

D: Quindi una versione moderna e rivisitata di quello che nasce come una sorta di diario personale?

R: Certo, Fiammisday ha proprio il senso di un diario day by day che racconta tutti i giorni di Fiammetta dal punto di vista dell’outfit, mostrando ad esempio come andrà a scuola oggi e i vestitini che userà domani per andare al parco o in visita alla nonna. Nei primi due anni del blog ho pubblicato tutti i giorni, Ferragosto e Natale compresi, e l’impronta del diario è rimasta fondamentale per Fiammisday.

D: E la bambina come percepisce il blog e il fatto di essere in un certo senso protagonista?

R: Fiammetta è ancora inconsapevole, nel senso che per lei il blog non è in alcun modo un impegno, anche perché caratterialmente è un maschiaccio a cui piace giocare a pallone piuttosto che pensare a smalti o vestiti… Ecco, forse si rende conto che ormai in casa non abbiamo più posto per le scarpine e gli altri capi, ma per il resto non vive niente di diverso dal fatto che sua mamma la veste per uscire. Nessuna delle foto del blog è “posata”, sono quasi tutte spontanee, prese quando giochiamo in giardino o in altri momenti quotidiani.
Cerco di essere molto attenta alle sue reazioni e devo dire che quando
si rivede nel libro le piace tantissimo [Simona Mazzei ha scritto anche un libro per Farnesi Editore, Fiammisday.com – Il fashion blog delle mamme – n.d.r.], le sembra di essere dentro una fiaba, e per una bambina che adora leggere è sempre una cosa fantastica!

D: Mai avuto preoccupazioni relative a privacy e uso della tecnologia?

R: Beh Fiammetta è abituata ad avere a che fare con ipad, codici password eccetera come tantissimi bambini di oggi… ma internet non l’ha mai visto perché ritengo sia ancora presto e voglio darle il più possibile una forma di protezione.

D: Per quanto riguarda le tematiche di Fiammisday?

R: Il mio è un blog targettizzato, parliamo prevalentemente di moda e di quello che può voler dire la moda nel rapporto col bambino, perché comunque anche vestire in un certo modo è passare del tempo con lei.

D: C’è qualcosa in rete di cui senti la mancanza?

R: Secondo me c’è un po’ di tutto online, basta avere la voglia di cercare e informarsi. Io a dirti la verità leggo anche molti libri… non esiste solo Google per fortuna!

D: Qual consiglio daresti alle tante ragazze o mamme che vogliono diventare blogger?

R: Di fare le cose con passione, il più possibile e di metterci, anche, testa e dedizione.

D: Segui blog di altri settori?

R: Assolutamente sì, una mia amica è l’autrice di Le Petite Casserole, un bellissimo blog di cucina che seguo ogni volta che posso.

D: La tua opinione sul rapporto fra moda adulti e bambini?

R: Ovviamente per una mamma blogger appassionata di moda è una cosa entusiasmante. Pensa che in molti casi le vendite negli store sono targettizzate al sabato sui bambini e alla domenica sulle mamme. Il motivo sembra essere vagamente psicologico: prima sistemiamo le esigenze dei bambini dopodiché, messi a tacere i sensi di colpa, ci sfoghiamo comprando le cose per noi ! In un certo senso il kidswear fa quasi da traino alla moda donna.

D: Cosa ti piace delle ultime collezioni Naturino?

R: Le ultime collezioni P/E di Naturino sono riconoscibili, ma moderne. La collezione bambina è fresca, femminile e perfetta per tutte le occasioni.
La collezione bambino è classica, colorata e fatta per correre e vivere la vita.
Di Naturino mi colpisce, come al solito, la qualità, l’attenzione ai materiali, il risultato e l’essere, sempre, dalla parte di noi mamme.

Articolo precedenteMorto annegato nella piscina di Demi Moore
Articolo successivoMichael Stokes e le foto dei modelli amputati ma bellissimi

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.