Le condizioni del pilota Michael Schumacher, rimasto vittima di un incidente su una pista da sci a gennaio, sembrano non dare cenni di miglioramento. Non si sa ancora quando e se Schumacher uscirà dal coma; il bollettino medico affievolisce di giorno in giorno tutte le speranze: “Bisogna prepararsi al peggio” dicono i medici, e la colpa sarebbe anche di alcune disattenzioni avvenute durante i primi soccorsi a Grenoble.

Secondo i medici è stato del tutto inutile il volo che ha trasportato il pilota al più vicino pronto soccorso, se ne poteva fare anche a meno. Piuttosto sarebbe stato meglio portarlo subito al vicino ospedale di Grenoble. Queste le parole di Gary Hartstein, capo medico della formula 1 dal 2005 al 2012, che ha rilasciato un’intervista – denuncia al tabloid inglese Sun. «Non si trasporta un paziente con un sospetto trauma cranico in una struttura che non dispone di un reparto di neurochirurgia», ha denunciato Hartstein, oggi capo del pronto soccorso dell’ospedale universitario di Liegi.

Secondo il medico che per diversi anni è stato al fianco di Michael, ci si deve preparare al peggio, il fatto che i medici non diano più informazioni da tempo è già sintomo di cattive notizie all’orizzonte. Schumacher ha perso molti chili dal giorno dell’incidente, quasi un terzo del suo peso corporeo, e già si pensa ad un suo trasferimento in terapia intensiva. Circa una settimana fa era circolata voce circa un graduale risveglio dal coma, senza entrare troppo nei dettagli. Uno spiraglio di luce ed ottimismo che non ha convinto nè la stampa tedesca nè lo stesso Hartstein, che a quanto pare possono sperare solo in un miracolo.

 

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