Cosa mangeremo tra qualche decennio?

Insetti per contrastare la crisi alimentare la fame nel mondo. Ecologici,  nutrienti e, sembra, anche buoni.

È ciò che sostiene  la Fao che ha lanciato un programma per incoraggiarne l’allevamento.

Un metodo molto facile perché richiede investimenti minimi e redditizi.  Infatti per produrre un chilo di insetti servono due chili di mangime, contro gli otto chili di foraggio per un chilo di carne di manzo.

Con l’aumento  della popolazione  mondiale si ritiene necessario individuare  le strategie che riescano ad assicurare più cibo.

“Gli insetti sono molto nutrienti, hanno un alto contenuto di proteine, sali minerali e grassi”, afferma Eva Ursula Muller, direttrice del Dipartimento poliche economiche forestali dell’agenzia Onu, “Sono quindi essenziali per le popolazioni di molti paesi in via di sviluppo, in Asia, Africa e America Latina. E hanno già un ruolo importante nell’alimentazione umana, visto che già li mangiano due miliardi di persone, un terzo della popolazione mondiale”.

In questa maniera potrebbero essere sfamate 9 miliardi di persone entro il 2030. L’entomofagia  già  diffusa nelle culture tradizionali di 90 paesi, ma è snobbata in Occidente e per il momento fa tendenza solo in qualche ristorante “in” degli Stati Uniti.

Inoltre il  nuovo cibo  che potrebbe ridurre del 20% l’emissione di gas inquinanti.

insetti

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