Colf ucraina decapitata: nuovi particolari

Sono emersi nuovi elementi sul caso della donna ucraina, Oksana Martseniuk, decapitata nel quartiere romano Eur da Federico Leonelli.

Secondo quanto riferito dal medico legale che ha effettuato l’autopsia su disposizione della procura di Roma, la colf sarebbe stata uccisa da una quarantina di coltellate, in particolare da una che ha interessato il cuore e un polmone. La maggior parte delle altre ferite, spiega il medico, sono state provocate dal disperato tentativo di difesa della donna.

Leonelli avrebbe sferrato le coltellate in rapida successione, a pochi secondi di distanza l’una  dall’altra.

Un altro particolare emerso dall’autopsia riguarda l’arma del delitto: il killer avrebbe usato due coltelli, uno più grande e uno più piccolo.

La decapitazione, dunque, sarebbe avvenuta quando la donna era già morta. Il killer, probabilmente, aveva intenzione di fare a pezzi il cadavere e poi farlo sparire.

Non sono state trovate, inoltre, tracce di violenza sessuale.

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