Covid, creatrice di Astrazeneca diventa una Barbie virologa

Sarah Gilbert, la co-creatrice di AstraZeneca sarà Barbie virologa.

Ciò significa che sarà creata una bambola scienziata, presto disponibile nei negozi di giocattoli. Insomma, AstraZeneca, avrà una Barbie tutta sua. La Mattel infatti, ha pensato di “dar vita” a delle nuove bambole prendendo ispirazione da una delle scienziate che più sarebbe riuscita a distinguersi per il suo lavoro da quando è subentrato il Covid.

Come riportato da varie fonti, si tratterebbe di un’iniziativa promossa proprio dalla multinazionale produttrice di giocattoli. L’obiettivo, sarebbe quindi quello di omaggiare tutte le donne specializzate nelle materie scientifico-tecnologiche dette Stem (ovvero Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

In base a quanto scritto su Repubblica, la donna sarebbe rimasta piacevolmente sorpresa dell’iniziativa. In un primo momento, ha visto il tutto come un qualcosa di strano. Poi però, ha pensato che effettivamente potrebbe essere un modo per ispirare le bambine e le future generazioni ad appassionarsi al mondo della scienza. La sua intervista per BBC è diventata virale. Ecco alcune parole di Sarah Gilbert riguardo la creazione di Barbie AstraZeneca:

“Voglio ispirare le prossime generazioni di bambine alle carriere Stem, spero che quelle che incontreranno questa Barbie scopriranno quanto le professioni scientifiche possono contribuire al mondo attorno a noi”.

Insomma, la docente si rivela davvero molto contenta dell’iniziativa e non vede l’ora che ci sia il lancio di questa nuova bambola.

Barbie virologa, è boom di polemiche

Come potete ben immaginare, la storia di Barbie virologa non è di certo passata indifferente sui social.

Infatti, su Facebook ma anche su Instagram e Twitter già diversi utenti commentano la novità in casa Mattel. Ed ovviamente, non mancano affatto le polemiche. C’è chi considera il tutto di cattivo gusto e che non ci sarebbe limite al trash… Ma allo stesso tempo però, esiste anche chi vede la novità sotto un’ottica positiva, un’occasione dunque per avvicinare le bambine alla scienza.

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