Caridi: il Senato vota per l’arresto

Il Senato ha dato l’assenso all’arresto del senatore Antonio Caridi, accusato di essere al vertice della cupola segreta della ‘ndrangheta. Hanno votato a favore Pd, M5S e Lega, contrari FI, Gal e Idea, per un totale di 154 sì, 110 no e 12 astenuti.

Ma il vero protagonista è stato il presidente del Senato Pietro Grasso, che ha disposto l’inversione dell’ordine del giorno. L’Aula avrebbe infatti dovuto votare gli articoli e gli emendamenti del ddl di riforma dell’editoria, poi si sarebbe occupata della richiesta di arresto del senatore Caridi. Ma Grasso ha invertito le cose, rinviando a dopo l’estate, per assenza di numero legale, la discussione sul ddl Editoria e la riforma del processo penale.

La decisione ha spiazzato tutti. Diversi gruppi hanno chiesto a Grasso di rivedere la sua posizione ma lui è stato irremovibile. Il Partito Democratico, con il suo capogruppo al Senato Luigi Zanda, ha sottolineato di aver appreso la decisione “come tutta l’Aula, nel momento in cui l’ha comunicata all’Assemblea”. Ma nonostante la confusione, ha votato compatto per il sì all’arresto. “Il Pd ha confermato il voto dato nella Giunta per le elezioni. Chi ha sperato in imboscate, ora sarà deluso – ha commentato il senatore Pd Andrea Marcucci -. Lette le carte, abbiamo ritenuto che non ci fosse fumus persecutionis nell’inchiesta che riguarda il senatore Caridi. Sono decisioni comunque difficili, che il gruppo dem affronta sempre a viso aperto, con rigorosità, senza pregiudizi e caso, per caso.”

Caridi ha parlato davanti al Senato riunito, esponendo la sua autodifesa: “Mai ho avuto rapporti né ho stretto patti con il crimine organizzato, mai ho fatto parte di logge segrete, non ho mai svenduto il mio ruolo – ha detto. Non c’è un fatto che dimostri l’infamante accusa che mi viene rivolta. Un’accusa sconvolgente, ingiusta.”

Subito dopo la chiusura della votazione, l’avvocato Spigarelli ha accompagnato il senatore a costituirsi in carcere, al Rebibbia di Roma.

Antonio Caridi arresto
A

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