La caduta dei denti da latte, la permuta, rappresenta una tappa molto delicata nella crescita del bambino è può comportare alcune preoccupazioni nei genitori. Quando iniziano a cadere i dentini? Quali sono  i sintomi? Come è opportuno comportarsi? Cosa bisogna dire al piccolo? Sono alcune delle domande che affollano la mente delle mamme alle prese con la caduta dei dentini del loro bimbo. Vediamo allora di fornire tutte le risposte che possono aiutare a vivere con maggiore serenità questo importante periodo.

Dentini, a che età cadono

La permuta si verifica solitamente intorno al sesto anno di età, ma non è possibile stabilire con assoluta certezza una data specifica: l’inizio della caduta dei dentini da latte può variare da caso a caso. Ci sono bambini che cominciano a perdere i denti a 5 anni e altri che all’età di 7 anni hanno ancora tutti i 20 denti da latte. Non è inoltre possibile individuare con esattezza la frequenza e l’ordine di caduta, anche questi due parametri possono variare da bambino a bambino. Si può comunque asserire che l’ordine di caduta segue quello di comparsa: i primi a cascare sono quindi gli incisivi centrali inferiori, poi quelli superiori, i primi molari, i canini, i secondi molari e così via. Stando alle statistiche, anche se non è ancora stato individuato il motivo, le femminucce anticipano i maschietti nella caduta dei dentini.

Sintomi

A differenza del processo di crescita, la permuta non è dolorosa ma può provocare fastidio quando il dentino trova difficoltà a cadere, rimanendo semi-legato alla gengiva. Inoltre, in alcuni bambini può verificarsi una leggera infiammazione e gonfiore delle gengive. Non è nulla di grave ma può essere opportuno chiedere il parere di un medico.

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Come facilitare la caduta

La caduta è sempre preceduta da un dondolamento del dente, che si stacca sempre di più dalla gengiva e poi casca. Il dondolio dura circa due settimane, in questo arco di tempo il bambino può accelerare il processo stuzzicando il dentino con la lingua o con il dito, con delicatezza, senza imprimere troppa forza.

Le nonne usavano altri metodi, come quello di legare il dente con un pezzo di filo che veniva poi annodato alla maniglia della porta. Con un secco strattone il dente veniva via.

Ora un simile stratagemma è ormai caduto in disuso, ma la rimozione manuale del dente viene comunque effettuata, in particolare in quei casi in cui è rimasto attaccato alla gengiva solo per una piccolissima parte.

Di solito si procede così: la mamma prende un fazzolettino, afferra il dentino e lo stacca. È possibile che esca un pochino di sangue, ma non preoccupatevi, è normale, tamponate la gengiva e vedrete che in brevissimo tempo la piccola emorragia si fermerà.

Anche l’alimentazione può accelerare la caduta del dentino, in particolare il consumo di cibi come mele, carote, sedano, ma anche i ghiaccioli. Insomma, tutto ciò che si deve “mordicchiare”.

Alcuni bambini possono non prendere bene questa fase della crescita, perdere i dentini può farli sentire a disagio a scuola e con gli amichetti. Per rendergli la cosa meno traumatica, è consigliabile trasformarla in un evento atteso e gradito, magari associando al dentino caduto un piccolo regalino o qualche soldino. Così il bambino non vedrà l’ora di perdere il dente!

Esistono alcuni trucchi che possono rivelarsi degli utili stratagemmi per favorire la caduta dei dentini, soprattutto quando questi manifestano qualche difficoltà a staccarsi dalla gengiva. È possibile consigliare al bimbo di sollecitare il dentino con la lingua, ma senza esagerare, non deve provocarsi dolore e non deve affrettare il naturale processo di caduta. È inoltre possibile affidarsi ad altri escamotage: come mordicchiare un ghiacciolo (nella stagione estiva) o mangiare frutta e verdure croccanti.

Cosa dire al bambino

La permuta può trasformarsi in una fonte di disagio e agitazione per il bambino: non avere più alcuni dentini, soprattutto se si tratta degli incisivi, tende infatti ad attirare le prese in giro degli amichetti. Il piccolo può quindi sviluppare un senso di vergogna e di nervosismo, stati d’animo che possono portarlo ad essere irrequieto anche in famiglia. Cosa fare per rendergli meno traumatico questo inevitabile passaggio della sua vita? Esistono alcuni antichi rimedi assolutamente efficaci! Molti genitori ricorrono alla fatina o al topolino dei denti: ogni dentino caduto viene nascosto sotto il cuscino o in un altro posto della casa, oppure sopra il comodino. La fatina o il topolino arriveranno a prendere il dentino e lasceranno una monetina o un regalino.

Un altro metodo efficace consiste nel raccontare al bambino quello che sta succedendo, spiegandogli che perdere i denti è un processo che tutti i bambini devono affrontare per diventare grandi. La caduta dei dentini da latte può essere trasformato in una sorta di traguardo: basterà prendere un contenitore nel quale riporre i dentini (puliti accuratamente con l’alcol) avvolti in un foglietto con scritta la data in cui è caduto.

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