Brontosauro: tutto quello che dovreste sapere

Quel suo collo lunghissimo lo ha reso famoso tanto quanto il temibile Tyrannosaurus rex, ma il Brontosauro non è mai esistito come esemplare in carne ed ossa. Fino ad oggi è stato semplicemente un sinonimo. Non voglio traumatizzarvi e costringervi a rinnegare ciò in cui avete sempre creduto, ma i fatti sono davvero questi.

Il Brontosauro, pur essendo uno dei dinosauri più famosi, per tantissimi anni ha dovuto rinunciare ad avere un posto tutto suo nella classificazione dei vari esemplari preistorici, a causa di errore. Ora, però, potrebbe essere arrivato il momento del riscatto.

Brontosauro: la storia

Tutto è nato da una svista. Nel 1877 il paleontologo statunitense Othniel Charles Marsh scoprì un fossile di un erbivoro lungo circa 15 metri, ribattezzato con il nome di Apatosaurus. Due anni dopo, lo stesso Marsh riportò alla luce uno scheletro quasi completo di un dinosauro ancora più grande, lungo più di 20 metri, al quale diede il nome di Brontosaurus.

Ma dopo la morte di Marsh, altri studiosi si accorsero che i resti attribuiti a due dinosauri diversi appartenevano invece alla stessa specie. Le differenze erano dovute solo al fatto che i resti del primo ritrovamento erano di un esemplare più giovane.

La scelta del nome è ricaduta su Apatosaurus per questioni di precedenza tassonomica, ma questo non ha minimamente impedito al Brontosauro di diventare un idolo dei più piccoli.

Brontosauro: le novità

Ora sembra aprirsi un nuovo capitolo di questa vicenda. Secondo un team di paleontologi dell’Università di Oxford e della Universidade Nova di Lisbona, tra il Brontosaurus e l’Apatosaurus ci sono abbastanza differenze da confermare la classificazione fatta a suo tempo da Marsh. Se ciò fosse confermato, il brontosauro verrebbe considerato come esemplare a sé, e non più come un semplice sinonimo.

Brontosauro: qual era il suo aspetto?

Se sul corpo non ci sono dubbi, sul volto non vi sono ancora certezze. Quando Marsh scoprì i resti del Brontosaurus, infatti, vi unì un cranio trovato in zona, ma studi successivi dimostrarono che quella testa apparteneva a un altro dinosauro: il Camarasaurus. Per definire l’aspetto del tanto amato brontosauro manca dunque questo ultimo tassello.

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