Con il termine vitiligine si fa riferimento ad una malattia della pelle che colpisce i melanociti.

Questi ultimi sono le cellule responsabili del pigmento da cui dipende la melanina. Nel momento in cui si va incontro ad una sua ipopigmentazione (e dunque carenza) o addirittura assenza, c’è la manifestazione di macchie cutanee.

Di conseguenza, la pelle risulta essere molto chiara, quasi tendente al bianco. Le macchie prendono il nome di leucodermia: le dimensioni sono del tutto variabili, quasi sempre simmetriche e distribuite in diverse aree del corpo.

Tuttavia, non è una malattia contagiosa. Pertanto, se si dovesse entrare a contatto con un soggetto affetto da vitiligine, non si rischia nulla.

Per chi non lo sapesse, la vitiligine è abbastanza comune, tant’è che colpisce circa il 2% della popolazione mondiale. Ne esistono due tipologie principali: vitiligine bilaterale, segmentale e mista.

La vitiligine bilaterale caratterizza circa il 90% dei soggetti affetti. Le macchie si distribuiscono in maniera simmetrica, da entrambi i lati del corpo. A sua volta si suddivide in:

  • Generalizzata
  • Acrofacciale
  • Focale
  • Mucosale

La vitiligine segmentale invece, è molto meno diffusa e si manifesta più che altro nei bambini. Infine, quella mista, ha un esordio simile a quella segmentale per poi diventare bilaterale.

Vitiligine cause

Quali possono essere le cause della vitiligine?

Diverse ricerche scientifiche lavorano costantemente per trovare risposte a riguardo, poiché non esistono motivazioni ben precise. Allo stesso tempo però, si ha modo di formulare diverse ipotesi. Ad esempio, tra i possibili fattori scatenanti della vitiligine, troviamo:

  • Una particolare predisposizione genetica
  • Il forte stress prolungato
  • Elevati livelli di superossido dismutasi
  • Alta presenza di perossido di idrogeno nelle cellule

Talvolta, può anche succedere che i soggetti con vitiligine presentino altre patologie, tra cui:

  • Diabete mellito
  • Morbo di Graves
  • Alopecia areata
  • Tiroidite di Hashimoto
  • Malattia di Addison
  • Alcune malattie autoimmuni
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Vari disturbi endocrini
  •  

Vitiligine sintomi

Non esiste una particolare sintomatologia legata alla vitiligine.

Infatti, si tratta principalmente di un fattore estetico. Nella maggior parte dei casi, le chiazze chiare sono simmetriche, demarcate ed interessano: gomiti, ginocchia, dorso delle mani, dita, caviglie, ascelle, zona genitale e/o inguinale, avambracci e così via.

Il disagio principale che si può avvertire con la vitiligine riguarda più che altro l’esposizione al sole. Ciò significa che la pelle risulta essere molto più delicata (poiché priva di protezione da melanina) e dunque maggiormente soggetta a scottature ed eritemi.

Vitiligine trattamento

A questo punto ci si chiede: come curare la vitiligine?

Innanzitutto, è importante mantenere la cute sempre ben protetta dai raggi solari, attraverso un’adeguata protezione. Per chi volesse procedere con una terapia, ha modo di scegliere tra le seguenti alternative:

  • Terapia PUVA
  • Fototerapia con UVB a 311 nm
  • Cura farmacologica

La terapia PUVA si basa sull’applicazione di sostanze fotosensibilizzanti (detti psoraleni), combinata alla somministrazione di raggi UV a specifiche lunghezze d’onda. L’obiettivo è quello di riuscire a ristabilire la giusta funzionalità della melanina.

Invece, per quanto riguarda la fototerapia, si utilizzano dei raggi UVB che consentono una parziale risoluzione dei melanociti. Tuttavia, si tratta di un’alternativa che potrebbe avere qualche effetto collaterale, come ad esempio la riattivazione dell’herpes o una sensazione di prurito.

Infine, la cura farmacologica della vitiligine si basa sulla somministrazione di corticosteroidi. Essi avvengono per via topica e risultano essere validi per stimolare una ripigmentazione cutanea. In alternativa, sono previsti degli immunosoppressori, così da poter modulare la risposta immunitaria.

Ovviamente, si tiene a precisare che per qualsiasi tipo di terapia con medicinali, è importante rivolgersi ad un dermatologo. Mai procedere in maniera autonoma, altrimenti il rischio che si verifichino delle complicanze è notevole. Nel caso in cui si dovesse procedere con una scorretta terapia, la pelle potrebbe raggiungere uno stato di ipersensibilità.

Make-up per nascondere la vitiligine

Il termine vitiligine indica un disturbo della pelle che si manifesta con macchie color avorio in alcune parti del corpo. Mentre in condizioni normali la cute si presenta di un colore uniforme, nelle persone affette da vitiligine essa mostra delle zone in cui il colorito è più chiaro. Ciò è dovuto alla perdita della melanina, fenomeno di cui non si conoscono ancora con esattezza le cause.

Tale malattia può colpire entrambi i sessi e possono soffrirne sia adulti che bambini. A prima vista può destare qualche preoccupazione, ma è importante sapere che non è pericolosa per la salute e non è contagiosa. Non ha niente a che vedere con il tumore della pelle.

Può essere localizzata in alcuni punti o generalizzata, diffusa cioè in quasi tutta la superficie del corpo. Le zone più colpite sono quelle esposte al sole, come le mani e il viso, ma anche le pieghe della pelle (gomiti, ginocchia, inguine) e gli orifizi (narici, occhi, genitali).

È semplice intuire come questa malattia possa essere fonte di grande disagio e capace di compromettere le relazioni sociali, soprattutto se presente nel viso. Il make-up può però rivelarsi un valido alleato. Mediante l’utilizzo del trucco è infatti possibile coprire le parti più chiare e ottenere un colorito più omogeneo. Vediamo come fare.

Ci serviranno fondotinta e correttore. Se la zona da mimetizzare è piccola, si può coprire la parte chiara con un correttore il più possibile simile al nostro colore. Il contorno va poi sfumato con una tonalità più chiara in modo da creare un equilibrio con il resto del viso.

Quando invece la vitiligine si presenta con chiazze più ampie, si consiglia di applicare su tutto il viso un fondotinta di una tonalità intermedia. Successivamente, si interviene direttamente sulla chiazza con un fondotinta più scuro all’interno e più chiaro nel contorno. Si deve ottenere un risultato omogeneo.

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