Gabriele Grittani è un ricercatore Barese e si chiama che pare abbia fatto una scoperta degna di nota. Il giovane dottore sostiene , infatti, che sarà possibile bruciare alcuni tumori in un secondo grazie proprio all’utilizzo di fasci di elettroni generati via laser.

Stando alle dichiarazioni del giovane, si tratterebbe dunque di una scoperta decisamente sensazionale che oggi è ancora in via sperimentale. Grittani lavora nel centro di ricerca Eli-Beamlines di Dolni Brezany, a pochi chilometri da Praga ed ha brevettato il nuovo sistema che promette maggiore efficacia nella lotta al cancro, in particolare nella cura alle neoplasie al polmone e alla prostata.

Maltolo contro i tumori

Il maltolo è una sostanza contenuta nel malto e potrebbe essere la nuova arma per la cura dei tumori

Infatti potrebbe dare vita ad una nuova classe di molecole in grado dispingere le cellule tumorali all’autodistruzione.

Questa strategia terapeutica, condotta presso l’Università di Urbino, ha ottenuto il brevetto nazionale ed è in attesa di quello internazionale.

Frutto del lavoro di due squadre di ricerca, quello del dott. Mirco Fanelli del Laboratorio di Patologia Molecolare “PaoLa”e quello del prof.Vieri Fusi, del Laboratorio di Chimica Supramolecolare.

Lo studio ha permesso di scoprire che il maltolo,  spesso usato come additivo alimentare per il suo aroma (soprattutto per l’aroma fragola) e le sue proprietà antiossidanti, può dare origine a nuove molecole.

La sperimentazione del malten e il maltonis, le due molecole inventate dai ricercatori, è ancora all’inizio ma i risultati ottenuti in laboratorio fanno ben sperare.

“Negli ultimi anni – spiegano Fusi e Fanelli – la ricerca in campo oncologico sta affrontando l’intera problematica attraverso una doppia strategia: da un lato cerca di comprendere a fondo le peculiarità molecolari alla base della patologia stessa e, dall’altro, prova a sviluppare nuove molecole come potenziali farmaci”.

“I due approcci – hanno continuato – non navigano necessariamente su due binari diversi ed è proprio con la scoperta dei meccanismi molecolari alterati nella cellula neoplastica che si gettano le basi per lo sviluppo di nuove molecole atte a correggere quelle alterazioni”.

La speranza dei ricercatori è quella di trovare una nuova chiave partendo da una base naturale per sconfiggere il cancro, destinata soprattutto a quei tipi di tumore ancora sprovvisti di terapia.

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