Secondo il comunicato stampa del 26 giugno, il 14 settembre gli studenti dovranno tornare a scuola.

A tal proposito, si richiederà di rispettare le misure di sicurezza e il distanziamento sociale di un metro fra le rime buccali tra gli alunni. Ma cosa significa esattamente?

Le parole, ribadite da Lucia Azzolina durante la conferenza con il premier Conte, hanno suscitato una serie di dubbi. La frase pronunciata dalla ministra dell’Istruzione (riportate dal Comitato Tecnico Scientifico), lasciano spazio alla domanda: quale sarebbe la distanza da mantenere?

Rime buccali significato

L’espressione rime buccali ha lasciato tutti un po’ straniti.

In realtà, si fa riferimento all’apertura delimitata dalle labbra a forma di fessura trasversale, interposta tra le due guance. In poche parole, bisogna restare distanti da bocca a bocca, ad almeno un metro.

Di conseguenza, non si parla più di banchi lontani tra loro. La ragione sta nel fatto che risulterebbe difficile effettuare uno sdoppiamento delle classi. Pertanto si ha comunque intenzione di far restare gli alunni nelle stesse classi, in perfetta sicurezza. Sarà una cosa fattibile? Non ci resta che attendere il prossimo settembre.

In merito si sono già scatenate le prime polemiche. C’è chi crede che sia un’ottima idea ma anche chi diffida da queste nuove norme. Fatto sta che rima buccale ha mandato in confusione un po’ tutti. Che senso ha parlare in maniera così forbita dinanzi a gente che vuole spiegazioni semplici ed allo stesso tempo mirate?

A seguire, trovate l’estratto del documento del Comitato Tecnico Scientifico al quale si riferiva la ministra Azzolina:

“Con riferimento alle indicazioni sanitarie sul distanziamento fisico, si riporta di seguito l’indicazione letterale tratta dal verbale della riunione del CTS tenutasi il giorno 22 giugno 2020: ‘Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione”.

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