“Operation Zucker” è un film tedesco che porta in scena la prostituzione infantile. Per gli autori la pellicola non è frutto solo di un’invenzione ma si basa su una storia vera. Il tema ha sollevato un grande malessere e una profonda paura, scioccando tutta la Germania. Generando preoccupazione e indignazione tra i genitori per la possibilità che i loro figli possano finire in bordelli per pedofili.
Secondo i dati della polizia tedesca nel 2012, 640 bambini sono stati rapiti o sono finiti vittima di prostituzione. La Bild rivela che ci sono molti minori e uno su sei ha meno di diciotto anni. E dal 1999 il numero dei sequestrati e degli abusati è praticamente raddoppiato.
Le cifre di questi orrori sono alte, inoltre sembra che solo un caso su tre venga risolto. Gli abusi verso i minori sono una piaga mondiale, presente anche nei paesi insospettabili. L’attenzione sull’argomento è tornata viva in Germania in seguito alla diffusione della pellicola sulla rete pubblica.
Nel film Operation Zucker andato in onda ieri sulla tv tedesca, è apparsa la storia in parte vera dell’arresto di un uomo di 49 anni che adescava bambini da portare poi nei bordelli. L’uomo è finito in carcere nel 2008 a causa del traffico al fine di reati sessuali con una condanna di quattro anni e otto mesi di carcere.
Il 26 novembre 2012 è tornato in libertà e oggi vive nel quartiere berlinese di Wedding al piano terra di un condominio che si affaccia su una scuola. Prima di diventare un magnaccia dell’infanzia vendeva auto poi è passato al traffico di bambini. Il più giovane finito nella sua rete aveva dodici anni e il più grande sedici. Nel film si narra la storia di una bambina proveniente da una famiglia povera della Romania che finisce a “lavorare” in un bordello per pedofili, un tema forte andato in onda in prima serata e che ha colpito una nazione intera.
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Trovo scandaloso che quel porco sia libero dopo 4 anni e che gli sua consentito di vivere vicino ad una scuola è oltraggioso
che coraggio. chapeau