Il ritorno dei Nirvana con la riedizione di In Utero

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Sono passati vent’anni dall’edizione originale di In Utero, terzo e ultimo album dei Nirvana, pubblicato appena sei mesi prima del drammatico suicidio di Kurt Cobain. Proprio al leader e fondatore della band di Seattle è dedicato l’imponente lavoro messo su dagli ex componenti della band e prodotto da Steve Albini.

Dal 23 settembre sarà disponibile la riedizione di In Utero, versione arricchita con 70 brani tra tracklist originale, versioni alternative e inediti. L’importanza del gruppo grunge nella storia del rock è stata ribadita di recente anche dalle performance che l’ex Beatles Paul McCartney ha realizzato con gli ex Nirvana Krist Novoselic, Dave Grohl e Pat Smear.

Proprio l’ex bassista della band, Novoselic, ha ben spiegato lo spirito dell’iniziativa in una rara ed esclusiva intervista alla rivista XFM Kurt ha pagato per tutti. La riedizione di In Utero è anzitutto un tributo a lui, un artista puro, mai presuntuoso, mai supponente. La prima cosa che abbiamo pensato è dare ai fan materiali inediti, li aspettano da vent’anni. Nella confezione c’è anche un dvd con le riprese di un intero concerto in HD.

Tra i contenuti extra del nuovo progetto, risalta un “Serve The Servants” (Live on “Tunnel” – Rome, Italy). Si tratta di una delle ultime uscite live dei Nirvana, proprio in Italia, quando la loro esibizione venne trasmessa sulla Rai.

Sono passati più di vent’anni da quando i Nirvana conquistarono il mondo con Nevermind, eppure ancora oggi il loro successo non si è interrotto. Novoselic spiega così la chiave della loro fama “Tutto merito di quell’artista visionario che era Kurt Cobain. Insieme a lui cercammo di parlare la stessa lingua di una generazione. Non ci rendemmo conto del peso che le nostre canzoni avevano fin quando non cominciammo a confrontarci con il pubblico. Era come se il grunge avesse spazzato via l’idea delle vacanze a base di tormentoni. Ci dicevano: Siete voi la nostra colonna sonora!

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