E’ uno dei casi assurdi relativi alla sanità Italiana.

La signora Rosaria Mancini di 52 anni, doveva semplicemente sottoporsi ad un esame di routine presso il Policlinico Umberto I ma non è più tornata a casa perchè deceduta tra le corsie del nosocomio subito dopo l’iniezione in vena del liquido di contrasto, ancor prima di distendersi sopra il lettino e iniziare il controllo.
Ad assistere alla scena e agli inutili tentativi di rianimazione vi era il marito Roberto.

L’uomo oggi ha presentato denuncia negli uffici di Piazzale Clodio, dove il procuratore aggiunto Leonardo Frisani e il pubblico ministero Elisabetta Ceniccola hanno aperto un fascicolo d’indagine, ancora senza indagati, per chiarire cosa sia andato storto durante la procedura. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

Il sospetto degli inquirentiè che Rosaria fosse allergica alla soluzione utilizzata come mezzo di contrasto.

E che i medici ne fossero al corrente.

morte assurda per risonanza magnetica

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