E’ uno dei casi assurdi relativi alla sanità Italiana.
La signora Rosaria Mancini di 52 anni, doveva semplicemente sottoporsi ad un esame di routine presso il Policlinico Umberto I ma non è più tornata a casa perchè deceduta tra le corsie del nosocomio subito dopo l’iniezione in vena del liquido di contrasto, ancor prima di distendersi sopra il lettino e iniziare il controllo.
Ad assistere alla scena e agli inutili tentativi di rianimazione vi era il marito Roberto.
L’uomo oggi ha presentato denuncia negli uffici di Piazzale Clodio, dove il procuratore aggiunto Leonardo Frisani e il pubblico ministero Elisabetta Ceniccola hanno aperto un fascicolo d’indagine, ancora senza indagati, per chiarire cosa sia andato storto durante la procedura. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.
Il sospetto degli inquirentiè che Rosaria fosse allergica alla soluzione utilizzata come mezzo di contrasto.
E che i medici ne fossero al corrente.
RIPOSA IN PACE AMICA MIA :'( E CHE GIUSTIZIA SIA FATTA!!!
SDN Napoli
Nn si finirà mai ko sti bastardi ke kontinuano ad uccidere x i loro sbagli … Atà fa un fin!!!!
Spero ke almeno questo marito dilaniato riesca ad ottenere giustizia…..quella ke noi stiamo ankora aspettando….
La stessa cosa e' successa a mia zia 4 anni fa ha fatto molto scalpore a livello nazionale ne hanno parlato tg e giornali ! Ma diversamente lui in 1 centro convenzionato SDN
Oh cavolo! Il 26 tocca a me!
Il mezzo di contrasto non è uno scherzo,come al solito questi esami si effettuano con troppa superficialità e la colpa non è certo dei pazienti.