Foto di: BBC

Il vaccino AstraZeneca ha visto uno stop momentaneo in tantissimi Paesi, a causa di possibili effetti collaterali.

Nel corso degli ultimi giorni si sono registrati casi di decessi anomali non molto distanti dalla somministrazione del vaccino. Ciò lascia una miriade di sospetti, scatenando terrore e paura da parte di tutti. Tra le ultime novità (si parla sempre di ipotesi), spunta quella di una possibile pericolosità nei confronti delle donne che assumono la pillola.

Questo argomento è stato trattato nello specifico dal presidente dell’Agenzia Italiana del Famaco Giorgio Palù, ospite al programma Porta a Porta. Ecco cosa avrebbe detto:

“Il rapporto rischi-benefici sui vaccini è nettamente a favore dei benefici, poi su Astrazeneca si può attendere naturalmente la valutazione dell’Ema. Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo”.

Parole che possono in un primo momento lasciare interdetti. In realtà, vanno prese con le pinze e non distorte per seminare panico.

“AstraZeneca? Rari effetti collaterali”

Allo stesso tempo però, il presidente Aifa ci tiene a rassicurare che:

«Gli studi validativi su AstraZeneca ci tranquillizzano, ma ancor di più gli studi sul campo, con oltre 12 milioni di vaccinati nel Regno Unito e oltre 5 milioni in Europa che danno dati assolutamente rassicuranti. Gli eventi trombotici hanno un’incidenza bassa”.

Ed aggiunge:

“Anche quelli Rna possono dare infiammazioni, un’insorgenza del fenomeno di aggregazione nel sangue, ma è un evento molto raro. Il nesso al momento è solo temporale e non causale. Adesso non ci resta che attendere l’esito definitivo sugli studi. Se avrei sospeso da scienziato la somministrazione? C’è un approccio cautelativo quando ci sono dei morti. Essere cautelativi è sempre prudente, poi ci deve essere un tema di valutazione”. Che ne pensate a riguardo?

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