Pillole contro la stanchezza
Il caffè è stato finora il rimedio più utilizzato contro la stanchezza, mezzo per aumentare la produttività nel lavoro e nello studio. Ma dalla Silicon Valley arriva una soluzione più all’avanguardia: pillole in grado di aumentare le capacità cognitive, sopratutto abilità e funzionalità. Già ribattezzato “Viagra per la mente”, si tratta di smart drugs, o nootropi, delle sostanze capaci di rendere il cervello più produttivo.
Dopo l’approvazione della Food and Drug Administration al loro uso come integratori alimentari, sono nate diverse startup con lo scopo di produrre queste “pillole intelligenti”.
È il caso, ad esempio, dell’azienda Nootrobox, che lanciato sul mercato dei cubetti di gelatina a base di caffeina, zuccheri, teanina e vitamine che nutrono il cervello come un caffè triplo. O la Trubrain, che produce bevande energetiche e pastiglie a base di magnesio, caffeina e Alpha GPC che stimolano l’attivazione neuronale.
A queste idee si aggiunge quella della startup canadese Joule: un braccialetto a base di caffeina che attraverso un cerotto rilascia l’equivalente di una tazza di caffé.
Queste invenzioni hanno riscosso un notevole apprezzamento ma hanno sollevato anche non poche perplessità nel mondo scientifico. Tra gli altri, il neuroscienziato dell’Università di Cambridge Barbara Sahakian ha lanciato l’allarme sull’eventuale pericolosità di queste sostanze, in quanto non si conoscono i loro effetti sull’organismo.