Nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio si sono susseguite almeno un’ottantina di scosse, di queste due di una magnitudo 3.5, mentre le altre hanno superato tutte u due gradi di magnitudo. La situazione, resa già difficile dalle copiose nevicate dei giorni scorsi, è ora ancora più complessa. Nel corso della notte i soccorritori sono riusciti a raggiungere l’hotel Rigopiano, in provincia di Pescara situato ai piedi del Gran Sasso, che è stato travolto da una valanga provocata proprio dalle scosse di terremoto. Le persone bloccate all’interno dell’hotel sarebbero una ventina a cui vanno comunque aggiunti gli uomini dello staff. I primi soccorritori hanno raggiunto l’hotel direttamente con gli sci e due persone sarebbero state salvate dagli uomini del soccorso alpino guardia di finanza e del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Le due persone salvate sarebbero le stesse da cui erano i partiti i messaggi di soccorso subito dopo la valanga. Il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ha riferito che i feriti sarebbero parecchi e ancora non si sa se ci siano dispersi o morti. La struttura è però stata presa in pieno dalla valanga tanto che si sarebbe spostata di una decina di metri. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi di neve che potrebbero verificarsi all’improvviso. Uno dei capi del soccorso alpino abruzzese ha però dichiarato che sarebbero molti i provocati dalla slavini.

E’ di questi minuti la notizia di elicotteri della capitaneria di porto e del 118 pronti a partire per raggiungere le zone più isolate. Sono, infatti, almeno 5 i metri di neve caduta sulla strada che consente di raggiungere l’hotel. 

Il titolare dell’agriturismo che si trova in località Cittadella di Montemonaco, tra le frazione isolate causa neve, è stato portato in salvo dai carabinieri dopo che l’uomo era rimasto bloccato a piedi mentre tentava di raggiungere a piedi il centro abitato.

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