Teo Mammucari: “Io e Raffaella Carrà a Striscia, era quasi fatta ma…”

Teo Mammucari ne ha davvero per tutti! In una recente intervista rilasciata a Chi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, sparando a zero su alcuni suoi colleghi e addetti a lavori che gli avrebbero, stando alle sue dichiarazioni, prima promesso un lavoro e poi, dall’oggi al domani, revocato l’incarico.

Partiamo da Striscia la Notizia “Avrei dovuto condurre Striscia la Notizia con Raffaella Carrà, era quasi fatta. Ma poi è successo qualcosa che è meglio non racconti, e non se ne fece nulla. Ero uno dei pupilli di Ricci, avevo fatto tanti programmi con lui, poi sono improvvisamente sparito dalla sua trincea. Ho provato a chiedere ad Antonio come mai non lavorassimo più insieme, ogni tanto andiamo ancora a cena insieme al vegetariano, ma non posso dire la risposta, chiedete a lui. Rivalità con Ezio Greggio? Non ci avevo pensato, ora che me lo dice… in effetti Ezio mi ha portato via due programmi, mi ci sta facendo pensare.”

Poi le Iene “Qualche anno fa fui vicino a condurre Le Iene. La scorsa stagione, invece, mi chiamò Davide Parenti, il fondatore del programma, e mi disse che non ero giusto vicino a Enrico Brignano. ”

Meglio così, vicino a Brignano proprio no “Lo ringraziai di averlo detto perché non l’avrei mai fatto vicino a Brignano. A lui devi mettere di fianco l’attorino altrimenti scappa, non può fare il monologo di un’ora e mezza. No, non potevamo convivere, se gli fai due battute che sono fuori dal copione va in panico. I vari Cirilli, Insinna, Brignano, Laganà li chiamo ‘I figli di Proietti’, quelli che fanno ridere con giochi di parole tipo ‘dice, dice, che dice’. Ma li rispetto perché sono un fan del grande Gigi.”

E ancora, il programma di scherzi telefonici Libero “Dopo di me ci provarono anche Max Giusti e Paola Cortellesi ma quando un format diventa personale è difficile ripeterlo. Quando lo offrirono a Nicola Savino gli dissi: ‘Non lo fare quel programma, è troppo legato a me’. Per anni mi avrà odiato ma era come rifare Tira&Molla di Paolo Bonolis o il Karaoke di Fiorello o Quelli della notte di Renzo Arbore.”