Sport ed intelletto

Lo sport è una disciplina vitale per l’uomo.

Costituito da una muscolatura perfetta, performante che gli permette di muoversi abilmente. L’uomo è geneticamente predisposto a muoversi, a sudare, a macinare chilometri.
Per questo motivo la vita di oggi rappresenta un controsenso, non ci muoviamo più, stiamo tutto il tempo seduti.

Tutto ciò va contro il nostro DNA e per questo si generano tutta una serie di fenomeni patologici, che sono dovuti proprio a questa contraddizione tra la vita odierna e il nostro corredo cromosomico.
Muoversi e praticare della sana attività fisica, apporta una serie di benefici a livello di tutto l’organismo, quindi non solo ai muscoli, al sistema cardiovascolare, al metabolismo, ma anche al cervello.

Perciò bisogna abbandonare il luogo comune che associa un corpo esile ad una grande intelligenza e viceversa. Sempre più ricerche infatti dimostrano che l’esercizio fisico può beneficiare anche alle prestazioni mentali ed apportare benefici anche alla prevenzione di malattie.

Una serie di vantaggi vengono apportati soprattutto in zone specifiche del cervello come nell’ippocampo, regione deputata al controllo della memoria e dell’apprendimento. Le persone attive e dinamiche rispetto a quelle sedentarie tendono ad avere questa regione più attiva.

L’esercizio fisico stimola la produzione del BDNF, cioè un fattore neurotrofico che stimola la neuro genesi E’ ciò che è emerso da alcuni studi molto interessanti.
Si tratta di un polipeptide presente nel cervello dei mammiferi, appartenente alla famiglia delle neurotrofine.

Esso agisce su alcune classi di neuroni del sistema nervoso centrale e periferico, favorendo lo sviluppo e il differenziamento di questi con associate sinapsi, specie nell’ippocampo, nella corteccia celebrale e nel prosencefalo. A giovarne sono l’apprendimento, la memoria, il pensiero.

Un altro studio recente conferma questa relazione tra l’attività fisica e la maturazione celebrale durante la crescita.
Esami di RMN dimostrano infatti un associazione tra lo sport e un maggiore sviluppo della corteccia celebrale.
La spiegazione che spesso viene data a questi risultati è probabilmente il fatto che il moto migliora le prestazioni cardiovascolari in tutto l’organismo, compreso anche il cervello e quindi le aree deputate all’apprendimento,memoria e attenzione.
Una migliore irrorazione, perciò più ossigeno e nutrienti sono alla base della reattività celebrale.

Dunque è la prontezza celebrale, ad esempio, un fattore necessario quando si pratica uno sport, pensiamo ad un atleta di arti marziali, le sue capacità, la sua velocità di calcolo e di coordinazione sono tutte qualità necessarie in quel campo sportivo.
In particolare sembra che in questi casi ad essere maggiormente sviluppata sia la parte del cervello dell’attenzione e della creatività.

La spiegazione di questi benefici, può essere quindi ritrovata in tali fattori che come abbiamo detto prima necessitano preparazione e reattività nella calcolo e nei riflessi nervosi.
Altre ricerche confermano il fatto che lo sport apporti benefici a livello della sfera psico-sociale, dimostrando che le persone sportive sono in grado maggiormente di mettere in atto le loro capacità cognitive, avendo dei vantaggi nella sfera sociale, vantaggi che poi applicati alla vita di tutti giorni possono favorire l’ottenimento di risultati nell’ambiente lavorativo.

Perciò corriamo, nuotiamo, andiamo in palestra. Alleniamoci!
Qualunque sia lo sport che amiamo, continuiamo a farlo e se non ce n’è uno, iniziamo a praticarlo. Sport e sana alimentazione rappresentano il connubio per una vita serena e felice.

Dott. Giuseppe Scalercio

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