ASDI 2016 richiesta

In seguito al decreto legislativo attuativo della legge 183/2014 (Jobs Act) è stato istituito l’ASDI 2016, il nuovo assegno di disoccupazione previsto come forma di aiuto e sostegno per quei lavoratori che, una volta finita la NASPI, risultano ancora privi di occupazione.

Questo assegno è previsto come misura stabile per gli anni 2016, 2017, 2018, 2019, insieme all’assegno di disoccupazione universale passato a 24 mesi per l’anno in corso.

Quali sono i criteri per poter richiedere e usufruire di tale assegno? Prima di tutto si deve essere privi di un’occupazione, una volta finita la disoccupazione, avere un ISEE basso o essere vicini alla pensione. Il lavoratore è però tenuto ad aderire  e partecipare a progetti personalizzati finalizzati alla ricerca attiva di lavoro proposto dai Centri per l’Impiego.

ASDI a chi spetta l’assegno

L’assegno spetta, una volta concluso il periodo della naspi, per un ulteriore periodo di sei mesi.

Il nuovo assegno ASDI, come misura stabile idonea a fornire una tutela di sostegno al reddito dei lavoratori percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego di cui all’art. 1 della legge 183/2014 che abbiano fruito di questa tutela per l’intera durata e senza aver trovato nel frattempo un’occupazione e che si trovano in una condizione economica di bisogno, è partito dall’11 gennaio 2016.

L’assegno viene pagato direttamente dall’INPS per un periodo massimo di sei mesi e con un importo pari al 75% dell’ultimo assegno NASPI e non superiore al tetto dell’assegno sociale (450 euro circa), con possibili incrementi basati sul nucleo familiare.

Il richiedente, in possesso di tutti i requisiti, può presentare la domanda dallo scorso 11 gennaio 2016, scaricando la domanda direttamente dal sito INPS, ma anche tramite Patronato CAF o contact center.

In seguito alla presentazione della domanda in via telematica, il richiedente deve presentarsi al Centro per l’impiego per perfezionarla, per sottoscrivere il patto di servizio e un percorso ad hoc per la ricollocazione sul lavoro.

Successivamente il Cpi provvederà a trasmettere all’INPS tutta la documentazione idonea alla corresponsione dell’assegno.

CONCEDO E ASSEGNO DI MATERNITA’

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