Tutto comincia quasi per scherzo: una serie di commenti divertenti, un messaggio via whatsapp, un’emoji inviata una volta di troppo, naturalmente senza che il proprio compagno o compagna ne sia a conoscenza. Nei rapporti amorosi, particolarmente in quelli che durano da anni, può capitare di trovare irresistibile il brivido di un flirt innocuo. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, se l’unione si basa su stabilità e rispetto reciproco, queste tentazioni si dissolvono senza lasciare strascichi, anzi, spesso contribuiscono a rafforzare la consapevolezza dell’importanza del legame di coppia, arricchendolo di una nuova dose di autostima.
Nell’era attuale, però, in cui i social media tendono a sostituire i rapporti interpersonali diretti, ciò che un tempo avrebbe potuto essere un innocuo scambio di battute oggi rischia di suonare l’allarme per comportamenti non appropriati, evolvendosi eventualmente in un tradimento fisico reale. Negli Stati Uniti è stato coniato il termine “micro-cheating” per descrivere questi comportamenti, sollevando il quesito: è davvero così innocuo come sembra?
Micro-cheating lo studio:
Uno studio divulgato da Huffington Post Australia ha gettato luce sui confini sfumati tra un innocuo flirt e comportamenti che si configurano come inappropriati all’interno di una relazione di coppia. Secondo la psicologa Melanie Schilling, certi gesti e modi di agire, che si inscrivono in una dinamica di “micro-tradimento”, comprendono l’occultamento di certi eventi o dialoghi, incontri non rivelati al partner, l’utilizzo di app di incontri come Tinder, l’invio di messaggi rapidamente eliminati e le menzogne in generale. L’elemento chiave di queste azioni è la segretezza, che costituisce la base per un potenziale tradimento, sia esso fisico o emotivo.
Anche se i segnali premonitori di tali comportamenti tendono a essere uniformi e riconoscibili in molti che si dedicano a questo tipo di inganni, le motivazioni dietro tali azioni possono variare grandemente. Tra queste vi sono la noia, il desiderio di evasione, un senso di leggerezza, la mancanza di autostima o di attenzioni, o il bisogno di sentirsi costantemente desiderati. La risposta più saggia a tali comportamenti è l’apertura al dialogo, cercando di capire le vere intenzioni del proprio partner. Tuttavia, se dopo aver espresso il proprio dissenso non si osservano segni di cambiamento, tollerare un comportamento mancante di rispetto può erodere la propria autostima, sminuire il proprio valore e trasformarsi in una situazione in cui si diventa, a tutti gli effetti, “vittima” dell’altro.