La qualità di ortaggi e frutta può modificarsi notevolmente nel corso della conservazione anche a livello casalingo. I fattori determinanti della qualità sono: la composizione in nutrienti, le caratteristiche sensoriali, le caratteristiche tecnologiche ed infine la sicurezza d’uso.
La vitamina C, carotenoidi, folati, composti fenolici sono sensibili, oltre che ai trattamenti termici legati alla cottura, anche alle condizioni di conservazione come temperatura ed umidità.
La sicurezza dell’alimento è un altro dei punti chiave che non va sottovalutato. La presenza di composti nocivi o tossici che possono provenire da contaminazione ambientale o da residui di trattamenti vanno presi in seria considerazione.
Una buona norma da adottare in casa per una corretta igiene alimentare consiste è lavare con cura i prodotti prima del consumo in modo da rimuovere i composti indesiderati spesse volte presenti sulla superficie degli alimenti.
La corretta conservazione degli alimenti è indispensabile per una sana alimentazione quotidiana. Nessun alimento, infatti, è sterile. La contaminazione microbica, può essere rallentata o bloccata dal freddo a seconda che si ripongano i prodotti in frigorifero o nel congelatore.
Le conserve preparate in casa possono essere molto pericolose. Un grave rischio è rappresentato dal Clostridium botulinum, un batterio altamente nocivo per la salute del consumatore può provocare secchezza della bocca, sdoppiamento della vista, blocco intestinale, paralisi di tutto il corpo e perfino l’impossibilità di respirare.
Le conserve al naturale o sotto olio sono di certo le più “insidiose” in quanto i batteri crescono bene in assenza di ossigeno. Più sicure, invece, quelle di pomodoro, sotto aceto o le marmellate che proprio per la loro stessa composizione rappresentano un terreno meno fertile per i batteri.
Ortaggi confezionati peggiori di quelli sfusi
Tra gli scaffali del supermercato sono presenti tantissimi ortaggi già tagliati e confezionati. Tutti prodotti che vengono acquistati nell’illusione di risparmiare tempo e denaro.
In realtà, il loro acquisto determina un grande spreco di soldi e la scelta di alimenti più poveri di nutrienti rispetto ai corrispondenti interi.
Vediamo alcune motivazioni per evitare di acquistare questi prodotti pronti per essere consumati.
Non sono sempre puliti
Vi sarà già capitato se avete acquistato degli ortaggi già affettati e confezionati.
La conservazione di questi alimenti soprattutto se fuori stagione, può provocare il rapido sviluppo di muffe, che a volte possono presentarsi già a poche ore dall’acquisto.
Inoltre le verdure pronte all’uso andrebbero comunque lavate prima dell’utilizzo, in modo da eliminare tracce di sporcizia e contrastare eventuali residui di pesticidi.
Hanno un costo maggiore
La comodità costa cara. Infatti confrontando il prezzo di un’ insalata in busta con quello di un cespo di lattuga ci si rende conto conto di come scegliendo di “risparmiare tempo” per pulirla e tagliarla, si sia costretti a pagare molto di più per una quantità di prodotto decisamente inferiore.
Perdono molte proprietà nutritive
L’ esposizione all’aria degli ortaggi e della frutta, una volta affettati, può compromettere il loro contenuto nutritivo.
Un frutto ricco di vitamina C affettato, inizierà un processo di degradazione, che contribuirà infatti ad impoverirlo.
Io li conservo sul terrazzo, in una cassettiera per esterni e al riparo dal sole, tutto questo solo in inverno. In estate nel frigo o a temperatura ambiente lontano dalle fonti di calore. GD