Il nuovo decreto per il Coronavirus ha portato ad una serie di provvedimenti, riguardanti tutti i cittadini italiani.
Uno di questi è certamente la chiusura delle scuole fino al giorno 3 aprile. Nella settimana successiva, ci saranno le vacanze pasquali: pertanto, resteranno chiuse ancora per un po’.
Stando alle previsioni, la riapertura potrebbe avvenire la settimana successiva, ma vista la situazione attuale nel nostro Paese, non è affatto certo.
Di conseguenza, si vocifera un ulteriore slittamento, per far sì che si possa tornare a circolare in perfetta libertà, sperando di sconfiggere definitivamente il coronavirus.
A tal proposito, il presidente del Consiglio superiore di sanità (e oncoematologo dell’ospedale Bambino Gesù di Roma) Franco Locatelli, ha dichiarato ad un’intervista per il Corriere della Sera:
“L’ipotesi di prolungare lo stop delle lezioni potrebbe porsi anche perché i dati delle ex zone rosse di Lodi e Codogno dicono che la riduzione di casi è stata netta”.
Piano B: recuperi e rientri pomeridiani
A questo punto ci si chiede: se la chiusura delle scuole dovesse prolungarsi per un bel po’ (e dunque arrivare verso i primi di maggio), quali sarebbero le conseguenze per gli alunni?
Nell’esattezza è difficile effettuare future previsioni.
Tuttavia, riguardo ciò, Mario Rusconi ha spiegato:
“Con il solo mese di maggio non si può recuperare il mese di febbraio, quando chiusero le scuole nelle zone rosse, poi marzo e aprile. Questo lungo stop comporterà delle azioni particolari e indispensabili.
Si tratta di un danno grave, non imputabile a nessuno, ma serve un recupero per quanto possibile. Una corsa contro il tempo”.
E non è tutto. Stando alle sue parole, sarà fondamentale la disponibilità da parte degli insegnanti, attraverso una linea internet efficiente.
Inoltre, essi dovranno offrire un’email alla scuola, in modo tale che ogni alunno (o genitore) potrà contattarli in caso di dubbi o emergenze. Cosa accadrà nelle prossime settimane?