I ricercatori tedeschi hanno scoperto tracce di arsenico in centinaia di campioni di birra testati.
La colpa sarebbe della filtrazione a terra di diatomee.
Una tecnica di depurazione dell’acqua inquinata che consiste nel passaggio delle acque reflue attraverso un filtro costituito da uno strato di terra di scheletri fossilizzati silicei di organismi marini microscopici.
Il fatto però è che la roccia sedimentaria contiene ferro, metalli e arsenico.
Nei campioni analizzati dagli esperti del TUM (Technische Universitat Munchen) in uno studio presentato al 245esimo meeting dell’American Chemical Society, sono stati trovati livelli di arsenico fino a a due volte superiori della quantità consentita nell’acqua potabile.
Vicenda anomala visto che Germania ha i più alti standard internazionali per la birra, regolamentati da una severa legge.
La norma prevede un’attenta valutazione degli ingredienti: acqua, luppolo e malto.
I chimici hanno attentamente valutato, trovando alte concentrazioni di arsenico presente nella terra di diatomee in ben 360 birre. “Siamo giunti alla concusione che la farina fossile è una significativa fonte di contaminazione da arsenico della birra.
Tuttavia i livelli risultanti sono solo lievemente elevati ed è improbabile che chi beva le birre prodotte con questa tecnica diffusa si ammali” ha spiegato Mehmet Coelhan, autore della ricerca.