È una nevrosi alimentare e le vittime sono i maniaci dell’alimentazione salutista.

Solitamente è  buona norma seguire le  regole del “mangiare sano”. Ovvero scegliere frutta e verdura bio e  controllare  le etichette per evitare  conservanti o altri additivi.

Dobbiamo però fare attenzione  a non esagerare.  Potremmo infatti scivolare e cadere nella trappola dell’ ortoressia.

Anche se non è stata ancora riconosciuta a livello scientifico internazionale come una vera “malattia” nervosa, sotto il profilo clinico è spesso associata ad altri disturbi alimentari e in particolare all’anoressia.

Chi ne soffre, tende ad avere un controllo rigido e ossessivo, tipico degli anoressici, sulla qualità del cibo, sulla sua preparazione e sulle modalità di pulizia.

Le vittime sono sopratutto giovani donne con un disagio psicologico alle spalle.

Come per gli altri disturbi del comportamento, le terapie sono varie.

E’ necessaria una rieducazione ai corretti modelli alimentari, supportata da una terapia psicologica tesa a risolvere i problemi che hanno originato il disordine.

 

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6 COMMENTI

  1. ma un conto è il "mangiare sano", cioè evitare grassi, fritti e quant'altro. Altro è l'ossessione: quelli che finiscono per mangiare solo cibo biologico, quelli che leggono ossessivamente tutte le etichette dei cibi. Allora sì che diventa una malattia

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