Elisabetta Canitano, medico specializzato in ginecologia, ha affermato in un post su Facebook che fare esami in menopausa è pressoché inutile per risolvere i problemi legati ad essa.
“Care donne, gli esami per la menopausa intorno ai 50 anni non servono a niente. La menopausa è un fatto naturale, anche se può non essere gradita, non serve monitorarla, non serve capire come sta andando, non serve niente. Può servire un medico se stiamo male, se abbiamo molte vampate, se non si dorme, se in poche parole si verifica quella che i francesi chiamano sindrome di astinenza da estrogeni, e quindi abbiamo bisogno di medicine. Altrimenti si può affrontare questo passaggio con l’aiuto del solo Medico di medicina generale, lavorando non sugli ormoni della menopausa, che sono un grosso business e basta, ma sul problema del passare degli anni. Smettere di fumare (si alza il rischio cardiovascolare) muoversi, mangiare in maniera equilibrata (coloro che insegnano al mondo la dieta mediterranea non dovrebbero aver bisogno di regole), misurare la pressione, guardare di cosa si sono ammalati i nostri parenti e vedere di abbassare i fattori di rischio. Anche per quello che riguarda l’osteoporosi, pure quella naturale con il passare degli anni. (ma comunque se ne occupano gli endocrinologi e i reumatologi, non i ginecologi). Gli esami servono solo per l’esaurimento ovarico precoce, prima dei 46/47 anni, dove l’interruzione della mestruazione può essere dovuta per esempio a problemi della tiroide. Morale ? se state bene non vi rompete la testa e le tasche per capire “a che punto è la menopausa”. Dopo 12 mesi di mancanza delle mestruazioni si possono sospendere le precauzioni contraccettive, e magari usare degli ovuli alla soia per mantenere i tessuti più morbidi. Punto. Pap test e mammografia con lo screening certo come sempre.